IL BUYOUT

Dell, ok del Cda a nuova offerta del fondatore

Accordo ufficiale tra la Commissione speciale del board dell’azienda e la cordata formata da Michael Dell e dal private equity Silver. L’offerta per rilevare il gruppo passa da 13,65 a 13,75 dollari per azione, più un dividendo di 13 centesimi

Pubblicato il 02 Ago 2013

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Via libera dalla Commissione speciale del consiglio di amministrazione di Dell all’offerta presentata dalla cordata costituita dal fondatore Michael Dell e dal private equity Silver, che hanno proposto un buyout da 24,4 miliardi di dollari.

L’accordo è dunque ufficiale. Come si legge in una nota della società, l’offerta per rilevare Dell passa da 13,65 a 13,75 dollari per azione, con l’aggiunta di un dividendo speciale di 13 centesimi e altri pagamenti per 8 centesimi. In cambio la Commissione modificherà le regole del voto degli azionisti sull’operazione in modo da favorire l’approvazione della vendita.

La Commissione, che ha indetto un’assemblea straordinaria per il 12 settembre, ha fatto sapere che il valore complessivo per gli azionisti sale di almeno 350 milioni di dollari. La modifica delle modalità di voto prevede che solo i voti effettivamente espressi contino nel calcolo finale, mentre finora le astensioni sono state calcolate come voti contrari: la clausola si era rivelata problematica a causa del forte astensionismo alle operazioni di voto.

In ogni caso, come lui stesso ha dichiarato pochi giorni fa, Michael Dell sarebbe rimasto alla guida dell’azienda da lui fondata anche nel caso la sua offerta di acquisto da 13,75 dollari per share fosse stata bocciata.

L’azienda produttrice di computer punta ad uscire dalla Borsa. Il delisting consentirebbe di tornare a essere una company privata libera di rifocalizzarsi sull’area servizi, anche in ottica di mobile e cloud computing. A questo scopo Michael Dell e Silver Lake Partners hanno messo sul piatto la cifra di 13,65 dollari ad azione, poi aumentata di dieci centesimi per convincere gli azionisti a rivendere le proprie quote. Il progetto non convince Carl Icahn, investitore che oggi detiene l’8,7% di Dell, e che ha criticato l’offerta del fondatore facendosi portavoce dell’insoddisfazione di altri azionisti.

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