INDUSTRIA 4.0

Digital & green, via all’ecosistema Nord Est: 110 milioni dal Pnrr

Il progetto Nodes riguarda Piemonte e Valle d’Aosta e le province lombarde di Como, Varese e Pavia. 15 milioni saranno dedicati ad attività di ricerca e bandi a cascata per le regioni del Sud. In arrivo 113,5 milioni per il rifinanziamento della rete nazionale dei competence center Made 4.0

Pubblicato il 04 Apr 2023

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Il progetto “Nodes-Nord Ovest Digitale E Sostenibile”, selezionato dal Ministero dell’Università nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, prende il via.

L’ammontare complessivo del finanziamento di Nodes è di 110 milioni di euro che, si legge in una nota, porteranno ricadute sul territorio di Piemonte, Valle d’Aosta e sulle province più occidentali della Lombardia (Como, Varese e Pavia); 15 milioni di euro saranno dedicati ad attività di ricerca e bandi a cascata a favore delle regioni del Sud del Paese. Si tratta di uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazione che il Ministero ha individuato al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva dei territori di riferimento in quella che viene identificata come la doppia transizione (digitale ed ecologica).

Gli obiettivi a sostegno dello sviluppo della filiera

Il soggetto attuatore cui spetta la gestione e il monitoraggio dei risultati e dell’impatto, è per l’appunto la società Nodes Scarl, costituita a tale scopo da tutte università pubbliche del territorio: Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Pavia e Università della Valle D’Aosta. I soggetti realizzatori sono denominati Spoke e sono coordinati dalle stesse Università che hanno costituito l’Hub, unitamente all’Università di Scienze Gastronomiche. L’iniziativa nel suo complesso vede il coinvolgimento di 24 partner pubblici e privati.

L’obiettivo del progetto, che si concluderà in tre anni, è la creazione di filiere di ricerca e industriali in sette ambiti legati alla vocazione imprenditoriale del territorio: Industria 4.0 per la mobilità sostenibile e l’aerospazio, Sostenibilità industriale e green technologies, Industria del turismo e cultura, Montagna digitale e sostenibile, Industria della Salute e silver economy, Agroindustria primaria e secondaria.

Fondamentale sarà sostenere l’innovazione su traiettorie tecnologiche a elevato potenziale per sviluppare da un lato nuovi prodotti e processi nelle pmi esistenti, stimolando processi di valorizzazione della ricerca e di trasferimento tecnologico e aumentandone la competitività anche a livello internazionale e dall’altro di favorire la nascita di start-up e spin-off «Deep Tech» negli ambiti individuati, attraendo risorse economiche aggiuntive da fondi di Venture Capital. Per attuare questa collaborazione, si studieranno percorsi e strumenti di innovazione collaborativi tra start-up, pmi, grandi imprese e mondo della ricerca, che siano scalabili e replicabili anche a Pnrr concluso.

L’evoluzione del progetto e i fondi stanziati

Il progetto Nodes è iniziato l’1 ottobre 2022 con l’avvio delle attività di ricerca e di progettazione delle azioni di trasferimento tecnologico, accelerazione e formazione per le imprese e nuovi talenti.

Da subito sono partiti i lavori di definizione delle traiettorie di sviluppo industriale sui sette ambiti sulle quali l’Ecosistema intende stimolare e supportare percorsi di innovazione in grado di aumentare la competitività del territorio. Un importante contributo nella definizione è già stato raccolto dal coinvolgimento degli stakeholder territoriali rappresentati dell’industria, finanza privata, pubblica amministrazione locale e società civile.

Sono 35,5 milioni di euro i primi fondi dedicati ai bandi a cascata per le imprese per sostenere le loro attività di ricerca e innovazione: 25,3 milioni di euro sono i fondi per progetti di ricerca e sviluppo, presentati dalle imprese – anche in collaborazione – del territorio Nord-Ovest e in parte dalle imprese del Mezzogiorno; 10,2 milioni di euro i fondi per facilitare accesso delle start-up e pmi a servizi di supporto rivolti a promuovere investimenti strategici in attività di innovazione di prodotti, servizi e/o processi e ad accelerare lo sviluppo delle imprese innovative

A questi fondi si aggiungono 5,8 milioni di euro per sostenere progetti di “Proof of Concept” proposti da ricercatori che intendono valorizzare i risultati della propria ricerca verso lo sfruttamento commerciale, favorendone il trasferimento alle imprese e la costituzione di nuove realtà imprenditoriali e più di 2 milioni di euro per formare nuovi talenti attraverso il Dottorato di ricerca in ottica “industriale” con percorsi di inserimento nel mondo produttivo.

Pronto il secondo finanziamento per l’innovazione destinato a Made 4.0

Sono in arrivo anche 113,5 milioni per il rifinanziamento della rete nazionale dei competence center, che diventano i soggetti attuatori delle risorse del Pnrr dedicate all’innovazione, con cui sarà possibile accompagnare sempre più imprese verso la digitalizzazione.

“I fondi del Pnrr rappresentano una grande possibilità per la manifattura del Paese e mi auguro che la politica industriale italiana sappia guardare ben oltre al Pnrr inserendo queste tipologie di finanziamento in un percorso strutturato e di lungo periodo”, spiega Marco Taisch, Presidente di Made 4.0. “La digitalizzazione delle nostre imprese deve riguardare soprattutto la meccanica e l’automazione che, grazie alle loro macchine tecnologicamente avanzate, consentono al Made in Italy italiano di fare il vero salto di qualità. Per questo motivo è fondamentale sostenere i produttori italiani di beni strumentali nel diventare più competitivi”.

Il finanziamento che Made 4.0 riceverà per i prossimi due anni è ancora in fase di definizione, ma sarà superiore ai 10 milioni di euro (fino a un massimo di 20). Il competence center sta studiando il modo più veloce ed efficiente per rendere disponibili alle imprese i fondi a disposizione. L’idea è di fare un bando a sportello per ridurre al massimo i tempi di attesa e massimizzare la velocità di erogazione degli investimenti alle pmi italiane. “Con questo secondo finanziamento Made 4.0 si pone l’obiettivo di creare oltre 300 nuovi progetti ogni anno”, chiosa Marco Taisch. “La modalità dei bandi a sportello, che assegnerà le risorse ai progetti valutati positivamente sulla base dell’ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento dei fondi disponibili, ci consentirà di sfruttare al massimo tutte le risorse messe a disposizione dal Pnrr per sostenere la transizione digitale e sostenibile della manifattura italiana”.

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