IL PROGETTO

Digital skill, a Torino la prima “patente” per tecnologie emergenti

Debutta il nuovo percorso formativo online organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università del capoluogo piemontese e da Comau Academy. Al centro lo studio di IoT, Intelligenza artificiale, Realtà aumentata e virtuale, robotica. Il corso è aperto a studenti, professionisti, disoccupati

Pubblicato il 28 Lug 2022

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Nasce in Piemonte, a Torino, la prima “patente delle tecnologie emergenti”. Il nuovo percorso di aggiornamento professionale – il nome “ufficiale” è “Human & Technology Licence for Business Innovation” –  è promosso dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e Comau Academy e parte dalla considerazione che la trasformazione digitale, si legge nella nota, “richiede che le persone diventino agenti del cambiamento”.

Come si articola il corso

Le lezioni cominciano il 15 settembre. Il percorso prevede complessivamente 125 ore di formazione suddivise in 40 ore di fruizione online più 85 di attività di apprendimento individuale e di gruppo.

Al termine, con il superamento di un test, il corso rilascia la “patente delle tecnologie emergenti” e 5 crediti formativi universitari che possono essere accreditati anche presso gli ordini professionali. Il costo è di 1.490 euro: sconto del 30% per chi si iscrive entro il 31 agosto.

Chi può iscriversi

Il corso è accessibile da tutta Italia ed è rivolto a studenti, professionisti, imprenditori, disoccupati. ”Le persone sono la chiave del successo: le tecnologie possono essere acquistate da tutti, ma non è possedendo gli strumenti che si diventa competitivi, servono i lavoratori che li vogliano e sappiano utilizzare – spiega Ezio Fregnan direttore dell’Academy di Comau – ciascuno di noi oggi è chiamato a scegliere se vivere nel passato o iniziare a percorrere le vie del futuro, tenendo presente che presto non ci sarà alternativa”.

Gli obiettivi del corso

Si punta a sviluppare skill che consentano a un ventaglio crescente di persone, si legge nella nota, “di comprendere le implicazioni dei cambiamenti tecnologici che impattano sull’evoluzione del mercato e le rendano promotrici di applicazioni nel proprio segmento di attività”.

Secondo lo studio di Accenture e Frontier Economics l’Intelligenza Artificiale – ricorda Paolo Biancone, professore ordinario di Economia aziendale presso l’Università degli Studi di Torinopuò aumentare il fatturato di quasi 4 trilioni di dollari nel 2035, seguito da commercio all’ingrosso e al dettaglio (2,2 trilioni di dollari), servizi professionali (1,5 trilioni di dollari), servizi finanziari (1,2 trilioni di dollari), informazione e comunicazione (1 trilione di dollari), trasporti e stoccaggio (0,8 trilioni di dollari) e costruzioni (0,5 trilioni di dollari). E’ dunque indispensabile non farsi trovare impreparati, essere protagonisti e non spettatori del cambiamento. Ma solo diffondendo la consapevolezza di come la tecnologia può cambiare la vita delle persone e delle aziende, si può realizzare appieno la trasformazione digitale: l’integrazione delle tecnologie alla nostra vita richiede il rafforzamento del fattore umano”.

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