L'ANNUNCIO

Digital transformation: a Nairobi l’hub mondiale di Google

Dopo la cittadella sull’intelligenza artificiale in Ghana, la web company tiene a battesimo un’iniziativa unica nel suo genere. Obiettivo: lo sviluppo di prodotti e servizi per il mercato africano e globale. Via al reclutamento di 100 specialisti. Il progetto rientra nel piano quinquennale di investimenti da 1 miliardo di dollari

Pubblicato il 20 Apr 2022

google

Google spinge il digitale in Africa e annuncia l’apertura di un centro dedicato a Nairobi, in Kenia. Obiettivo la realizzazione di prodotti e servizi “trasformativi” per il mercato tecnologico africano e mondiale. Annunciato il reclutamento di 100 specialisti, in particolare ingegneri del software, ricercatori e designer.

Investimenti per 1 miliardo di dollari

Per l’azienda si tratta del primo hub di questo tipo nel continente e il secondo dopo quello sull’Intelligenza artificiale avviato in Ghana nel 2019. Il progetto fa parte del piano quinquennale di investimenti da 1 miliardo di dollari, ricorda la vp per i prodotti di Google, Suzanne Frey. “L’Africa è in prima linea nell’innovazione e crediamo che continueremo a sviluppare e innovare proprio qui dal continente”, spiega Charles Murito, responsabile delle politiche di Google per l’Africa subsahariana.

La corsa delle Big Tech in Africa

Google si unisce al crescente elenco di giganti della tecnologia che creano hub innovativi a Nairobi. All’indomani del lancio da parte di Microsoft del centro di ricerca e sviluppo nella città, anche Visa ha annunciato di aver creato il suo primo hub di innovazione con l’obiettivo di creare insieme ai partner nuove soluzioni di pagamento ed e-commerce.

La strategia di Google prevede la realizzazione di partnership, prodotti e servizi per connettere più persone a Internet, supportare le piccole e medie imprese e le organizzazioni senza scopo di lucro.

“Oggi nella regione Africa abbiamo 300 milioni di persone su Internet – spiega l’Ad di Google in Africa, Nitin Gajria -. Sappiamo anche che nel corso del resto di questo decennio avremo un altro mezzo miliardo di persone che utilizzeranno Internet per la prima volta: è dunque fondamentale creare prodotti in grado di accompagnare questa crescita”.

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