L’Italia ha le carte in regola per vincere la sfida digitale, soprattutto con un buon utilizzo delle risorse del Pnrr. Ne è convinto Franco Iorio, amministratore unico di Timenet, azienda toscana che offre da oltre 20 anni soluzioni di connettività internet in tutto il territorio nazionale.
Iorio, il Pnrr è una chance imperdibile per l’Italia che vuole crescere. Come giudica il Piano?
Gli investimenti sulle reti di Tlc sono cruciali per lo sviluppo del Paese e la strategia mette al centro gli investimenti in infrastrutture di nuova generazione. Quindi direi che siamo sulla strada giusta. Le telco si stanno muovendo a ritmo serrato per accelerare sull’infrastrutturazione ma, ovviamente, solo le reti non bastano. Servono anche player che agiscano da facilitatori per l’utilizzo dei servizi. Ed è questo il ruolo che svolge Timenet. Si tratta di un lavoro sinergico che può davvero portare l’Italia nel futuro digitale.
Il sistema produttivo è pronto per la svolta?
C’è certamente un forte interesse per il digitale, determinato anche dalla pandemia che ha portato al centro la tecnologia come driver di produttività. Non è un caso che uno dei pilastri del Pnrr sia la digitalizzazione del sistema produttivo, dalla fabbrica 4.0 allo sviluppo di servizi online pubblici e privati. In questo quadro la sfida è sostenere la diffusione di una cultura digitale che possa mettere a valore gli investimenti e gli strumenti messi a disposizione.
Però in Italia c’è un problema di competenze. Secondo l’indice Desi della Ue siamo fanalino di coda…
Questo è un problema di primaria importanza sia sul fronte della cultura digitale diffusa – quella ad esempio che riguarda l’uso dei servizi digitali da parte dei cittadini – sia per quanto riguarda la difficoltà delle imprese a reperire collaboratori in grado di guidare la transizione. Per quanto riguarda la prima questione, serve un forte investimento nel sistema della formazione a tutti i livelli mentre per la seconda è necessario lavorare sulla strutturazione di un raccordo continuo tra imprese, scuola e università.
Di recente è stato riformato il sistema degli Its, gli istituti tecnici superiori. Crede che possano rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in velocissima evoluzione?
Il sistema degli Itspuò essere il fiore all’occhiello del sistema formativo italiano. Timenet è tra le aziende fondatrici della Fondazione Its Prodigi, frutto della sinergia tra una trentina di soggetti pubblici e privati, nata con l’obiettivo di promuovere un percorso di Istruzione tecnica superiore nell’area Ict e digitale. Con sede al polo tecnologico di Empoli, Prodigi forma tecnici altamente specializzati nel digitale e nelle tecnologie per la comunicazione. Siamo partiti ad ottobre con i primi corsi dedicati alla cybersecurity, sviluppo software e sistemistica. L’azienda si è impegnata ad offrire stage con inserimento nel team al termine del percorso. E inoltre speriamo di poter implementare le cosiddette quote rosa in azienda dal momento che la maggior parte dei giovani assunti è storicamente di genere maschile. Il settore Ict in effetti registra una carenza della componente femminile che, considerata la sua predisposizione alla gestione delle relazioni con le persone, potrebbe invece costituire un valore aggiunto, facendo la differenza in aziende, come la nostra, in cui l’attenzione e la cura del cliente sono una priorità.
Come si è chiuso l’anno per Timenet?
Siamo più che soddisfatti. Il fatturato è cresciuto e abbiamo continuato ad assumere personale qualificato in un periodo in cui non era scontato. Questo trend di crescita ci ha spinto a orientarci anche a possibilità di M&A. E continueremo su queste tre direttrici anche per il prossimo anno, puntando inoltre a un ampliamento del portafoglio servizi. Un anno il 2022, in continuità con il 2021, che ci ha visto concentrarci sulle persone e sulle energie interne, potendo contare su una solidità economica storica stiamo costruendo le basi, gli strumenti e le competenze che ci serviranno nel momento opportuno.
Ci può dire di più?
Una delle novità riguarderà il nostro profilo di Operatore Telefonico: diventeremo operatore mobile virtuale e, grazie alla partnership con WindTre, le sim che commercializzeremo saranno 5G ready. Un modo per consolidare la nostra posizione sul nostro mercato di riferimento. L’altro pilastro della nostra strategia riguarderà l’attenzione verso i nostri dipendenti.
Quali saranno le azioni?
Intendiamo supportare al meglio le persone che lavorano con noi, immaginando percorsi di individual coaching e momenti per stare insieme. Crediamo fortemente che il benessere dei nostri dipendenti sia un pilastro fondamentale per creare in azienda un clima collaborativo che si riverbera sui nostri clienti. Per questo stiamo guardando anche a percorsi di mindfulness come strumento in grado di governare il benessere personale del singolo e di migliorare la gestione dello stress. Crediamo che un atteggiamento gentile sia un mezzo per differenziarsi e tenerlo in modo costante presuppone lavorare proprio sul benessere psicofisico delle persone. C’è poi il nostro piano di welfare aziendale con il bonus energia, i buoni benzina e voucher per fare acquisti su varie piattaforme digitali o direttamente presso gli esercizi commerciali convenzionati.
Come è strutturato?
Il plafond individuale può anche essere speso, attraverso una piattaforma dedicata, per farsi rimborsare il costo dei libri scolastici dei propri figli, le tasse scolastiche, le spese sanitarie sostenute per sè stessi o per familiari a carico, per comprare biglietti per spettacoli culturali e per viaggi. Arriviamo poi a un premio di risultato basato sulla crescita del business che riproporremo anche per l’anno 2023. Se l’azienda cresce come previsto, con obiettivi condivisi, il beneficio si estende a ogni componente della squadra Timenet. Rafforzeremo, dunque, la nostra visione che è quella di soddisfare le persone che collaborano con noi con il preciso scopo di offrire e trasferire un altissimo indice di soddisfazione ai nostri clienti.