COMPETENZE DIGITALI

Digital Venice, Iwa Italy presenta i nuovi profili professionali per il Web

Il 9 luglio l’associazione svela la nuova versione degli skills, primi in Europa ad uniformarsi al modello di riferimento Cen. Il presidente Roberto Scano: “Aiutiamo i professionisti a rendere più spendibili sul mercato del lavoro le loro competenze”

Pubblicato il 01 Lug 2014

roberto-scano-italy-130528114108

Digital Venice accende i riflettori sugli e-skills. In occasione dell’evento del il 9 luglio eSkills for Growth, Iwa Italy (International Webmasters Association Italia) presenta la nuova versione dei profili professionali per il Web. Si tratta di un progetto avviato nel 2006 che ha coinvolto oltre 200 realtà (associazioni, imprese, professionisti, PA) per la definizione di documenti condivisi al fine di identificare le diverse competenze professionali operanti nel Web.

Per tale attività IWA ha già ottenuto riconoscimenti sia in ambito nazionale che internazionale, essendo stata recentemente premiata a ForumPA da Formez e Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) e menzionata dal Cen all’interno del nuovo modello di riferimento europeo per le competenze digitali (e-CF 3.0) come primo esempio in Europa di definizione di profili di competenza professionale per il Web.

Il documento pubblicato da Iwa fa parte del progetto Web Skills Profiles (www.skillprofiles.eu) già referenziato dal Cen non solo all’interno del modello e-Competence Framework (e- CF) ma anche all’interno del Cwa 16458 (dedicato alla definizione dei profili di competenza professionale di seconda e terza generazione). Le attività di Iwa sono state referenziate, poi, all’interno delle Linee Guida per le competenze digitali predisposte da Agid e presi come esempio dall’Osservatorio per le Competenze Digitali (Agid, Assinform, Assintel, Assinter) sia per la definizione dei profili che per il monitoraggio dei compensi.

Caratteristica esclusiva dei Web Skills Profiles è il tipo di licenza (Creative Commons) che li rendono idonei al recepimento da parte di imprese e PA che potranno eventualmente adattarli alle proprie esigenze, senza pagamenti di royalties. Allo stesso modo il documento è già a disposizione di Uninfo (ente normazione federato Uni per il settore Ict) per la definizione della normazione nazionale in materia di professioni non regolamentate, al fine di creare la norma tecnica di riferimento per il “Professionista Web” (categoria che IWA rappresenta ai sensi della legge 4/2013, come unica associazione attualmente accreditata per il settore all’elenco definito dal Ministero dello Sviluppo Economico), ponendo i profili identificati da Iwa come esempi di competenze inerenti l’attività del professionista Web.

La nuova versione del documento Web Skills Profiles è nata dall’esigenza di effettuare l’aggiornamento dei 21 profili al modello e-CF 3.0, precedentemente identificati e catalogati secondo e-CF 2.0, nonché per consentire l’inserimento di nuovi profili (Augmented Reality Expert, E-Learning Specialist e Data Scientist).

“Con questa nuova versione – spiega Roberto Scano, presidente Iwa Italy (nella foto) – abbiamo nuovamente dimostrato che la creazione collaborativa di documenti ed il rilascio con licenze aperte consente la definizione di schede di competenza che possono essere prese quale esempio per la domanda/offerta di lavoro, la formazione e la certificazione. L’attività non è finita, il prossimo rilascio, con nuovi profili è previsto per febbraio 2015. Chiunque ha voglia di contribuire è bene accetto. Valorizzare i professionisti del Web attraverso un profilo chiaro da spendere sul mercato del lavoro, questo il nostro obiettivo. Fare ordine fornendo uno strumento a professionisti, aziende, PA, società di selezione ed enti di formazione di riconoscere le opportunità fornite dalle competenze digitali è una necessità”.

E il lavoro di Iwa Italy sugli e-skills continua come afferma Pasquale Popolizio, vice presidente Iwa Italy e coordinatore progetto Web Skills Profiles: “Dopo Digital Venice saremo di nuovo impegnati per realizzare nuovi profili e per allargare il gruppo di lavoro e condividere il più possibile le nostre attività”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati