IL BILANCIO 2021

Digital360, conti in volata: ricavi a +31%, ebitda a +38%. Spinta alla sfida internazionale

Il fatturato si attesta a 34,4 milioni e la redditività a 6,9 milioni. L’utile netto consolidato aumenta a 2 milioni. I risultati trainati dalla crescita organica, dagli investimenti tecnologici e dalle acquisizioni. L’approccio innovativo fa da leva alla rivoluzione del mercato

Pubblicato il 29 Mar 2022

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Volano ricavi e redditività di Digital360. Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo ha esaminato e approvato il bilancio consolidato ed il progetto di bilancio dell’esercizio 2021, redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

Nel corso dell’esercizio sono state concretizzate ben sette acquisizioni, di cui due rappresentano integrazioni di società già possedute al 51% ad inizio anno e la cui quota di possesso è passata al 100%. Le nuove partecipazioni hanno significativamente modificato il perimetro di consolidamento, rendendo disomogenea la lettura dei dati economico-patrimoniali nel loro confronto con l’esercizio precedente.

Le acquisizioni che dal punto di vista del nuovo perimetro hanno avuto maggiore peso sono in particolare state perfezionate nell’ultimo trimestre del 2021 e consolidate in bilancio con il criterio del pro rata temporis, con un impatto quindi ancora molto limitato sul risultato economico del bilancio consolidato. A causa di tale disomogeneità si sono voluti evidenziare anche i dati pro-forma del conto economico, simulando l’effetto del consolidamento come se fosse riferito all’intero esercizio.

In questo senso i dati pro- forma descrivono meglio gli effetti gestionali delle acquisizioni sul business del Gruppo e l’impatto dimensionale complessivo di costi e ricavi, aumentandone la significatività anche in prospettiva dell’anno 2022.

Entrando nel dettaglio i ricavi complessivi del bilancio consolidato conseguiti al 31 dicembre 2021 ammontano a 34,4 milioni di euro, con un incremento del 31% rispetto allo stesso periodo del 2020, quando il loro valore era di 26,3 milioni di euro. L’incremento per complessivi 8,1 milioni di euro è per poco meno di un terzo legato all’apporto derivante dalle nuove società consolidate, che incide per circa 2,5 milioni di euro, e per la differenza (5,6 milioni di euro) alla crescita organica dei ricavi a perimetro omogeneo (+21% rispetto all’esercizio 2020).

“L’incremento dei ricavi e dei margini del 2021 è stato particolarmente significativo e frutto sia della importante crescita organica che delle acquisizioni fatte nell’esercizio – spiega Raffaello Balocco, Amministratore delegato di Digital360 – Abbiamo raggiunto questi ottimi risultati anche grazie alla spinta dei ricavi ricorsivi annui ad abbonamento (Annual Recurrent Revenue) che a fine anno raggiungono la cifra di 8,5 milioni di euro con un incremento del 33% rispetto al 2020”.

“La scalabilità del business e la capacità di contenere i costi rispetto all’evoluzione dei ricavi ci ha consentito una crescita dei margini superiore rispetto ai ricavi, ripagando così gli investimenti in innovazione tecnologica fatti negli ultimi anni che ci hanno consentito di sviluppare un approccio innovativo, basato su asset proprietari (portali online, know-how, piattaforme tecnologiche), che sta rivoluzionando i mercati di riferimento”, sottolinea Gabriele Faggioli, Amministratore delegato di Digital360.

“Pensiamo che gli ottimi risultati e la crescita conseguiti possano essere replicati anche fuori dal nostro paese- evidenzia Andrea Rangone, Presidente di Digital360 – La società ha avviato un ambizioso percorso di espansione internazionale basato soprattutto su M&A, che dovrebbe concretizzarsi con diverse operazioni di acquisizione già a partire dal 2022. E nel frattempo abbiamo anche potenziato la struttura manageriale con l’ingresso di importanti executive con grande esperienza nella gestione della complessità ”.

I principali risultati

I ricavi pro-forma, con un valore di 41,4 milioni di euro, crescono del 57% rispetto a quelli contabilizzati lo scorso esercizio.

Il valore della produzione del bilancio consolidato ammonta a 36 milioni, con una crescita complessiva di 8,4 milioni (+30%): di questi 2,7 sono legati all’espansione del perimetro.

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Il valore della produzione pro-forma assume un valore di 43 milioni di euro, in crescita del 56% rispetto al 2020.

L’Ebitda del bilancio consolidato è pari a 6,9 milioni di euro, con un incremento del 38% rispetto a quello contabilizzato al 31.12.2020, quando valeva 5 milioni di euro. L’incremento di 1,9 milioni di euro è per il 20% legato all’apporto derivante dalle nuove società consolidate, che incide per circa 0,4 milioni di euro, e per la differenza alla crescita organica. L’Ebitda a perimetro omogeneo, senza considerare quindi l’effetto delle nuove acquisizioni, vale 6,5 milioni di euro, con un incremento rispetto all’esercizio 2020 di 1.5 milioni (+29%, più che proporzionale rispetto alla crescita dei ricavi, +21%).

L’Ebitda pro-forma ammonta a 8,0 milioni di euro e cresce di ben 3 milioni (+59%) rispetto al risultato dello scorso esercizio.

L’Ebit del bilancio consolidato ammonta al 31.12.21 a 3,6 milioni di euro, con un incremento del 44% rispetto a quello dello stesso periodo del 2020 (quando valeva 2,5 milioni di euro), mentre l’Ebit Adjusted è pari a 5,0 milioni di euro, con una crescita del 51% rispetto al valore contabilizzato al 31 dicembre 2020 (era 3,3 milioni di euro). L’effetto del nuovo perimetro di consolidamento pesa sull’Ebit per 0,4 milioni di euro.

Con riferimento ai dati pro-forma l’Ebit Adjusted raggiunge la cifra di 5,8 milioni di euro a fine esercizio, superiore del 76% rispetto ai 3,3 milioni di euro dell’esercizio precedente.

L’utile netto consolidato aumenta a 2,0 milioni (era 1,6 milioni euro nel 2020). L’utile netto Adjusted, misurato sui 12 mesi pro-formati, ammonta a 3,9 milioni, il 67% in più dell’anno precedente (quando valeva 2,3 milioni di euro).

Nel corso dell’esercizio la Posizione Finanziaria Netta del gruppo (Pfn) ha subito un sensibile miglioramento, passando dagli 1,4 milioni (debito) del 31 dicembre 2020 ai -3,1 (credito) del 31 dicembre 2021.

Il Gruppo ricorda infine che a fine anno era ancora in essere una quota residua del prestito obbligazionario convertibile (Poc) emesso dalla società in sede di Ipo con scadenza al 13 giugno 2022, per l’ammontare di 1,1 milioni di euro.

Alle attuali quotazioni del titolo (superiori a 4,00 euro) l’opzione di conversione è ancora fortemente conveniente e cioè “in the money”, il che dovrebbe sensibilmente beneficiare la Pfn del Gruppo nell’esercizio 2022.

Si rafforza infine il Patrimonio Netto Consolidato, che passa dai 9,8 milioni del 31 dicembre 2020 ai 16,4 milioni di euro del 31 dicembre 2021.

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