IL PIANO

Digitale “antidoto” al dieselgate, Volkswagen mette sul piatto 3,5 mld

Nuovo piano industriale: annunciati 30mila tagli ma previste 9mila nuove assunzioni per sviluppare tecnologie destinate alle smart car. L’Ad Mueller: “Il patto per il futuro è il più grande programma di riforma della nostra storia e renderà l’azienda più efficiente, produttiva e competitiva”

Pubblicato il 18 Nov 2016

F.Me

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“Elettromobilità e digitalizzazione” sono le chiavi con cui Volkswagen vuole reagire allo scandalo del dieselgate e “attrezzarsi per affrontare la trasformazione che sta investendo il settore automobilistico”. Con queste Matthias Mueller e Herbert Diess, top manager della casa automobilistica hanno presentato il nuovo piano industriale.

Accanto al taglio di posti di lavoro – 30mila gli esuberi di cui 23mila nelle sola Germania – il patto per il futuro siglato con il sindacato prevede investimenti per 3,5 miliardi e 9.000 nuove assunzioni nelle nuove tecnologie per sviluppare auto elettriche e servizi come il car-sharing e il ride-sharing.

Il taglio dei 30.000 posti di lavoro sarà accompagnato da ammortizzatori sociali come il prepensionamento progressivo, ha spiegato il presidente Diess nella conferenza a Wolfsburg. Non sono stati forniti dettagli su come la ristrutturazione si rifletterà sugli stabilimenti.

Non sono stati forniti dettagli su come questa svolta si riverbererà sulla produzione, ma secondo l’agenzia Bloomberg l’azienda ha accettato di produrre due auto completamente elettriche negli stabilimenti tedeschi di Wolfsburg e Zwickau. Da aprile 2017 lo stabilimento di Dresda, con i suoi 525 addetti, produrrà un modello di Golf elettrica.

“Il patto per il futuro è il più grande programma di riforma della storia di Volkswagen che renderà l’azienda più efficiente, produttiva e competitiva”, ha spiegato l’Ad del gruppo Vw Matthias Mueller.

“Con il patto per il futuro è stata evitata una ristrutturazione incontrollata di Vw”, ha detto il capo del consiglio di fabbrica Bernd Osterloh sottolineando che la salvaguardia del lavoro a lungo termine può essere assicurata solo con una solida base dell’azienda. “Volkswagen è in una situazione difficile”, ha ammesso, sottolineando l’importanza dei meccanismi sociali come il prepensionamento progressivo. “La svolta verso l’elettromobilità e la spinta alla digitalizzazione permetterà di sviluppare negli stabilimenti tedeschi le auto elettriche”, ha concluso Osterloh, dicendosi certo che la scelta per l’elettromobilità garantirà nuovi posti di lavoro e che Vw sarà protagonista delle trasformazioni che stanno investendo il mondo dell’auto.

Con le misure contenute nel patto, Vw conta di migliorare di 3,7 miliardi di euro all’anno fino al 2020 il risultato operativo, secondo quanto riferito dall’azienda, con 3 miliardi risparmiati negli stabilimenti tedeschi e 700 milioni in quelli all’estero. L’intero gruppo Volkswagen occupa 624.000 addetti, 282.000 dei quali in Germania.

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