La digital transformation avrà un impatto fondamentale nella crescita professionale dei Millennials. La fotografia è scattata dall’analisi di Sap – “Creating the world you want to live in” – sviluppata con MakeSense e volta a capire come i giovani vivono la digitalizzazione, cosa pensano delle sue ricadute sulla vita professionale e privata delle persone, e quali sono le caratteristiche del mondo in cui vorrebbero vivere. Lo studio ha visto la partecipazione di oltre 80 ragazzi in Emea, di cui circa l’80% sta muovendo i primi passi nel mondo del lavoro e il 20% ancora studia.
“Entro il 2020 il 46% della forza lavoro sarà composto dai Millennials, che in Sap stiamo attivamente coinvolgendo sia per aiutarci a perseguire la nostra missione di migliorare la vita delle persone – spiega Ernesto Marinelli, Human Resources Head Sap Emea & MEE. grazie alla nostra tecnologia e ai nostri investimenti, sia per portare a compimento il nostro impegno di responsabilità sociale a favore delle comunità dove operiamo”.
Come prevedibile, per oltre il 70% del campione la digital transformation può avere un impatto positivo sui propri percorsi professionali. In tal senso un commento interessante è stato “la digitalizzazione potrebbe portare maggior trasparenza nel settore finanziario e nella burocrazia. Ovvero rendere i processi più veloci, permettere un accesso semplice alla informazioni, creare una produzione efficiente e una gestione delle risorse sensata”. La percentuale dei consensi è cresciuta ulteriormente (72%) quando si è parlato della digitalizzazione come strumento che consente alle persone di contribuire positivamente per cambiare il mondo. Infine, secondo il 40% del campione un’area dove la digital transformation potrebbe avere un effetto negativo è quella della relazioni personali.
I risultati dello studio dimostrano inoltre che i giovani sono consapevoli del grande impatto che l’era digitale sta avendo oggi sul mondo del lavoro e sulla società. Per la grande maggioranza dei rispondenti la digitalizzazione dovrebbe rappresentare uno strumento per accedere più facilmente alle informazioni, comunicare su vasta scala e quindi essere veicolo di educazione. Un partecipante allo studio ha dichiarato: “La digitalizzazione agisce come un valido comunicatore per tre motivi: mette in collegamento le innovazioni sociali; aumenta la conoscenza e permette di affrontare le sfide a livello locale e globale”.
“Rispetto alle precedenti generazioni, i Millennials sono i più connessi alla tecnologia e il modo con cui vi accedono e la utilizzano sta influenzando come le aziende gestiscono il proprio business – evidenzia Marinelli – I Governi forniscono servizi, le comunità costruiscono identità. Il fatto che il 52% dei ragazzi abbia indicato che le singole persone hanno il potere più grande per creare un mondo migliore mette in luce lo spirito imprenditoriale del fare, elemento che in Sap siamo intenzionati ad accogliere e far crescere nella nostra organizzazione”.
Ai ragazzi è stato chiesto di indicare le prime tre priorità per creare il mondo dove vogliono vivere. Quasi il 40% del campione ha indicato la pace come il valore più importante, seguito da pari opportunità per il 20% e dalla sostenibilità per il 18%.
L’altro tema riguardava chi secondo i giovani è in grado di influenzare maggiormente un cambiamento verso un mondo migliore. Oltre la metà dei ragazzi (52%) ha risposto che sono le singole persone gli influencer più importanti. Altre figure che possono giocare un ruolo rilevante sono i governi (20%), le multinazionali (13%) e le organizzazioni non profit (7%).