LA RECENSIONE

Digitale trampolino per la “nuova” Europa: “Ora lo slancio decisivo”

In libreria il saggio di Carlo Purassanta, executive vice president di Ion ed ex ceo di Microsoft Italia. “Serve maggior coraggio istituzionale e imprenditoriale, solo così potremo recuperare il ritardo accumulato e diventare protagonisti del prossimo futuro”

Pubblicato il 20 Ott 2022

Lo slancio decisivo

Ricominciare. E’ questa la parola chiave del libro “Lo slancio decisivo. Il decennio determinante per il nostro destino industriale” (Egea, 19,90 euro, 216 pagine), il saggio con cui Carlo Purassanta accende i riflettori sulle strategie necessarie all’Europa per colmare il ritardo innovativo che la separa dalle grandi potenze mondiali. E che pone il digitale al centro della visione.

Perché serve uno “slancio decisivo” all’Europa

Perché “ricominciare”, spiega l’autore, “è ciò che gli startupper americani fanno continuamente con grande efficacia, tracciando una riga sulla loro precedentete esperienza – che sia stata un successo commerciale o una bancarotta catastrofica – per intraprendere una seconda, terza, quarta nuova avventura imprenditoriale”.

E “ricominciare” è anche “che facciamo nel corso della nostra vita quando ci riprendiamo da una delusione d’amore” oppure “tornare a studiare per reinventarsi o elevare la propria carriera professionale”.

La vision di Purassanta

Attualmente executive Vp di Ion ed ex Ceo di Microsoft Italia e Microsoft France, Purassanta disegna la mappa dei punti di forza e delle debolezze nel Vecchio continente per evidenziare le leve di una ripresa che guardi al futuro. Rimettendo in modo energie e competenze perdute nel tempo.

“Solo liberando le energie creative che da sempre esistono nel nostro tessuto sociale – scrive Purassanata – e attraverso un maggior coraggio istituzionale e imprenditoriale potremo recuperare il ritardo accumulato e permettere all’Europa di diventare attore protagonista del prossimo futuro”.

Geopolitica del digitale

La quarta rivoluzione industriale, spiega l’autore, attualmente in corso e fondata sui dati e sull’intelligenza artificiale, sembra essere dominata dai giganti tecnologici americani e cinesi. E l’Europa? Il nostro continente, spiega Purassanta, “è nelle retrovie, indebolito dal suo stesso scetticismo e dalla lentezza nei confronti della produzione e dell’adozione di nuove tecnologie“.

Ma se finalmente, si chiede Purassanta, ci rendessimo conto che anche noi abbiamo un valore aggiunto eccezionale da offrire al mondo intero? L’autore dimostra che questa non è un’utopia e illustra i diversi modi in cui l’Europa può utilizzare le straordinarie risorse a sua disposizione, i suoi talenti e i suoi valori profondi, per trasformare il proprio tessuto industriale e produrre nuove forme di prosperità.

Tecnologia digitale la grande chance da cogliere

Sfruttare appieno le potenzialità della tecnologia digitale è infatti la grande opportunità da cogliere attraverso uno “slancio decisivo” che permetterà all’Europa di padroneggiare al meglio i nuovi paradigmi dell’innovazione e costruire un percorso di crescita responsabile.

Per realizzare tutto questo è però necessario un cambiamento strategico, rapido e mirato, compatibile con la nostra sensibilità e in grado di promuovere il benessere collettivo.
Solo liberando le energie creative che da sempre esistono nel nostro tessuto sociale, ricorda Purassanta, “e attraverso un maggior coraggio istituzionale e imprenditoriale potremo recuperare il ritardo accumulato e permettere all’Europa di diventare attore protagonista del prossimo futuro”.

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