L’Unione europea non deve aiutare la costituzione di “campioni” industriali europei “imboccati e coccolati” ma deve lasciare che sia la concorrenza a stimolarne la creazione. Lo dice la commissaria responsabile della Concorrenza e al Digitale Margrethe Vestager in un’intervista pubblicata da diversi quotidiani europei. Secondo Vestager, l’appello alla creazione di campioni industriali europei, in particolare nel mondo digitale, “è un modo di pensare molto antico”. “L’industria europea non è solo fatta di colossi, ma è un ecosistema di aziende di tutte le dimensioni e questa è una delle ragioni della resilienza dell’economia europea – ha aggiunto – Quando ci sono campioni europei, è perché sono stati stimolati dalla competizione e non perché sono stati nutriti con biberon e coccole”.
“Dobbiamo difendere le nostre aziende quando affrontano pratiche sleali, ma non abbiamo un programma per creare campioni europei e non dovremmo avere un tale programma”, ha proseguito Vestager, che nei mesi scorsi è stata accusata da Francia e Germania di avere fermato l’operazione Alstom-Siemens per ragioni di tutela del mercato.
“Che le aziende sia pubbliche che private vogliano fondersi, che siano europee o altro, è una loro decisione, non nostra – ha proseguito – ma il mandato della Commissione europea è garantire che il mercato sia al servizio dei consumatori. Non vi è alcuna contraddizione tra la nascita di campioni del settore e la protezione dei consumatori”. Quanto alla ipotesi di una tassa europea sul digitale, Vestager si è limitata a ricordare che l’Ocse, “che ha la leadership per istituire una tassa del genere su scala globale, ha iniziato a fare buoni progressi, il che dà speranza. Le prime reazioni europee sono piuttosto favorevoli”, ha concluso.
La posizione degli industriali francesi
Creare “campioni” industriali europei è un lodo per “assicurarsi un avvenire”, non si tratta di “una vecchia scuola”, ma di assicurare una effettiva “sovranità” industriale. dice al contrario il presidente del Medef (la Confindustria francese) Geoffroy Roux de Bezieux a commento dell’intervista della commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager.