LA MOZIONE

Diritto di accesso a Internet, la Camera accelera

Tutti i partiti, tranne la Lega Nord, hanno presentato una mozione sul tema. A Montecitorio nascerà una commissione ad hoc su diritti e doveri della presenza online

Pubblicato il 02 Nov 2015

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In vista del Global Forum su Internet, che andrà in scena dal 9 al 13 novembre, la Camera dei Deputati accelera sul diritto di accesso ad Internet. Martedì prossimo verrà infatti discussa una mozione sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari, tranne Lega Nord, presentata su sollecitazione della presidente dell’Aula Laura Boldrini. Nel testo sottoscritto, che fungerà da indirizzo del Parlamento sul tema, si fa esplicito riferimento all’accesso a Internet quale diritto fondamentale della persona e condizione per il suo pieno sviluppo.

“Internet si configura oggi come uno strumento imprescindibile per promuovere la partecipazione individuale e collettiva ai processi democratici e l’eguaglianza sostanziale – si legge nella mozione – La rete rappresenta uno spazio sempre più fondamentale per le persone e i gruppi rappresentando motore e luogo di scambio, produzione di conoscenza, volano per uno sviluppo economico che rende possibili innovazione, corretta competizione e crescita in un contesto democratico”.

Un aspetto su cui le forze politiche hanno voluto concentrarsi riguarda le potenzialità della rete nel mettere in collegamento culture, persone, forze produttive e istituzioni. In particolare, a quest’ultime la mozione attribuisce “il dovere di promuovere e accompagnare l’armonico sviluppo di Internet” poiché “considerare Internet uno dei vari media è riduttivo e improprio, essendo divenuta la rete una dimensione essenziale per il presente e il futuro delle nostre società”.

Sulla base di queste considerazioni, in cui i partiti hanno ricordato anche la necessità di supportare l’iniziativa europea sulla nuova governance della rete, presso la Camera è stata istituita un’apposita commissione ad hoc sui diritti e i doveri in Internet, composta da deputati, operatori del settore e associazioni: l’obiettivo è dar vita quanto prima ad una Dichiarazione dei diritti e dei doveri in materia.

Non a caso, la mozione impegna il governo a “attivare ogni utile iniziativa per la promozione e l’adozione a livello nazionale, europeo e internazionale dei princìpi contenuti nella Dichiarazione per i diritti e i doveri in Internet”. Quattordici paragrafi che intendono riconoscere una serie di diritti fondamentali: accesso alla rete, alla conoscenza, alla privacy, tutela dei dati personali, diritto all’oblio e alla protezione dell’anonimato.

Sul tema generale dell’accesso a Internet al Senato è stato presentato nel luglio 2014 un ddl che prevede l’introduzione dell’articolo 34-bis della Costituzione, con disposizioni volte al riconoscimento del diritto di accesso ad Internet. Il testo è ancora all’esame della Commissione permanente Affari Costituzionali di Palazzo Madama.

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