SCENARI

Droni in spolvero, nel 2024 mercato Ue alla soglia dei 10 miliardi

Indagine Protolabs “Horizon Shifts”: l’industria dell’aerospazio accelera sulla mobilità aerea urbana in risposta al Coronavirus. Entro 4 anni il 30% delle merci sarà consegnato da robot e velivoli leggeri

Pubblicato il 05 Mag 2020

L. O.

Drone - Green

La crisi da Coronavirus spinge il mercato europeo dei droni. Entro il 2024 il 30% delle merci sarà consegnato da mini-velivoli e robot. Emerge dall’indagine Protolabs “Horizon Shifts” secondo cui le aziende dell’aerospazio (governative, produttori di satelliti dell’high space, di aerei, elicotteri e di droni) stanno accelerando gli investimenti nella mobilità aerea urbana in reazione alla crescente sfiducia nel settore aerospaziale causato dal virus. Di contro aumenta la fiducia dal 42 al 53% – nel periodo 19 febbraio-4 marzo – nel mercato delle consegne tramite droni.

Il mercato europeo dei droni crescerà da 4,06 miliardi di dollari nel 2018 a 9,7 miliardi di dollari nel 2024. A seconda della legislazione dell’Ue e dei progressi tecnologici, la consegna dell’ultimo miglio di prodotti attraverso i droni potrebbe raggiungere tra il 7% e il 30% dei cittadini dell’Europa.

Propulsione elettrica e droni commerciali stanno emergendo come nuovi asset strategici su cui puntare per il futuro. Per il 53% delle aziende intervistate i droni commerciali diventeranno di uso comune entro 3 anni, o forse anche prima se si dimostrerà un mezzo di consegna capace di arginare il diffondersi del virus.

Intelligenza artificiale al centro delle tecnologie

Secondo il 63% delle aziende italiane sostiene che l’intelligenza artificiale e il machine learning saranno le tecnologie che avranno il maggiore impatto nel settore aerospaziale.

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“Siamo all’inizio di una transizione per l’industria aerospaziale europea dove le tecnologie dirompenti avranno un forte impatto sul settore – dice Massimo Bandecchi, Special Advisor – Space Systems Engineering dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea -. Passare da un sistema costoso e centralizzato su pochi player ad un sistema capillare di piccole dimensioni, cosparso di aziende capaci di fornire maggiori prestazioni a un prezzo inferiore. I costi, i rischi e l’approccio generale allo sviluppo di nuove soluzioni stanno cambiando a favore delle aziende più piccole che possono scendere in campo”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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