AGENDA DIGITALE

E-fattura, arriva il servizio a costo zero per le Pmi

Sviluppato da InfoCamere, “Fattura PA” è destinato alle imprese che effettuano meno di 24 operazioni l’anno. Niente software da scaricare: sufficiente il riconoscimento tramite Carta Nazionale dei Servizi. Paolo Ghezzi: “Sosteniamo il processo di digitalizzazione del Paese”

Pubblicato il 09 Mar 2015

F.Me.

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Inzia il conto alla rovescia per la fase 2 della fatturazione elettronica: dal 31 marzo anche le pubbliche amministrazioni locali – l’obbligo per le centrali è scattato a giugno 2014 – saranno obbligate ad accettare solo fatture in formato digitale. In vista di questo importante appuntamento le Camere di commercio scendono in campo per aiutare le piccole e medie imprese. In particolare, per venire incontro alle esigenze di quelle imprese che effettuano un numero limitato di operazioni all’anno (non più di 24), le Camere di commercio – tramite InfoCamere hanno realizzato il servizio FatturaPA (fattura-pa.infocamere.it).

Il nuovo strumento – promosso da Unioncamere e messo a disposizione dal Sistema Camerale in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – si rivolge a tutti i piccoli fornitori della PA, senza alcun onere per le imprese con l’obiettivo di agevolarle nell’adeguamento alle nuove regole e favorire una loro più rapida transizione verso l’utilizzo delle tecnologie digitali, in una strategia pubblica di inclusione digitale.

Dai siti web delle Camere di commercio, è possibile accedere alla piattaforma online e registrarsi per creare e gestire, in competa autonomia e gratuitamente (nel limite massimo di 24 nell’arco dell’anno) le proprie fatture elettroniche verso la PA.

Per accedere al servizio non è necessario scaricare alcun software. L’accesso avviene infatti previo riconoscimento del titolare dell’impresa tramite Carta Nazionale dei Servizi (Cns). Una volta effettuata la registrazione, il sistema consentirà la compilazione del documento contabile, l’individuazione della PA destinataria, la firma digitale, l’invio e relativa conservazione a norma.

“Il passaggio della fatturazione elettronica è solo l’ultima di una lunga serie di innovazioni virtuose che, grazie al supporto tecnologico e organizzativo di InfoCamere,vedono protagoniste le Camere di commercio sul fronte della semplificazione amministrativa per le imprese. Soprattutto per quelle più piccole, il peso della burocrazia può essere fatale in particolare nei momenti di congiuntura più difficile, come sono stati questi ultimi anni – spiega Paolo Ghezzi, dg di Infocamere – L’esempio della fatturazione elettronica obbligatoria verso la PA, da questo punto di vista, è esemplare. Un provvedimento assolutamente indispensabile per far fare un salto di qualità al sistema-Paese sulla via della digitalizzazione, poteva nascondere per quasi due milioni di micro e piccolissimi operatori il rischio di ritrovarsi esclusi da questo processo”.

Secondo stime del Politecnico di Torino, infatti, circa 1,8 milioni di imprese italiane emettono meno di due fatture all’anno verso la pubblica amministrazione centrale o locale. Un numero di fatture troppo piccolo per giustificare un servizio di fatturazione digitale a prezzi di mercato e, dunque, un rischio reale per le imprese di dover rinunciare ad una parte del proprio business.

“L’intervento del Sistema camerale è stato guidato da una duplice logica di servizio alle imprese – sottolinea Ghezzi – Da un lato, quella di dare una risposta in termini di sussidiarietà rispetto ad un perimetro di mercato che poteva marginalizzare una parte rilevante della domanda di questi servizi. Dall’altro, quella di garantire la più ampia inclusione del tessuto economico nel processo di digitalizzazione del Paese”.

Uno dei vantaggi derivanti dall’utilizzo della piattaforma delle Camere di commercio riguarda l’integrazione del servizio con il registro delle imprese. Nel caso l’utente sia titolare di cariche in più imprese, infatti, egli viene riconosciuto e “autorizzato” automaticamente ad emettere fattura verso la PA, in quanto i suoi poteri sono stati individuati con certezza sulla base dei dati contenuti nel registro. Viene inoltre aiutato concretamente nella creazione della fattura, in quanto tutti i dati dell’impresa vengono auto-compilati dal sistema, evitando errori e comprimendo i tempi della procedura.

Nel corso degli ultimi anni le Camere di commercio hanno già rilasciato agli imprenditori una quantità significativa di Cns e di certificati di firma digitale. Chi ne fosse ancora sprovvisto potrà ottenerli presso la Camera di commercio del proprio territorio visitando il sito web dell’ente, oppure rivolgendosi ad altri enti o amministrazioni pubbliche (per la Cns) o ad operatori di mercato certificati (per i dispositivi di firma digitale).

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