LA PROPOSTA

E-fattura “modello Whatsapp”: allo studio un’app per i contribuenti

Il ministro Di Maio propone di estendere la fatturazione elettronica anche ai cittadini: “Cruciale per alleggerire il carico fiscale e rilanciare la crescita”. In Commissione Finanze alla Camera la maggioranza punta alla semplificazione: “Serve uno strumento per comunicare facilmente con l’Agenzia delle Entrate”

Pubblicato il 27 Set 2018

fattura

Maggioranza e governo a lavoro sulla fatturazione elettronica. Il ministro del Lavoro e Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha annunciato di voler estendere la e-fattura su piattaforma telematica pubblica (il sistema di intescambio di Sogei), ai rapporti commerciali tra privati.

In un in un messaggio alla quinta edizione di Deloitte Strategy Council, Di Maio evidenzia la necessità di un alleggerimento del carico fiscale – secondo uno studio Deloitte il 70% degli italiani considera la riforma fiscale essenziale per lo sviluppo economico del Paese “per liberare risorse per i consumi e gli investimenti privati, a supporto della domanda interna e della crescita economica, presuppone il contrasto sistematico dell’evasione fiscale”.

In questo senso è cruciale la fatturazione elettronica e la sua diffusione di cui si sta occupando anche la Commissione Finanze della Camera i cui membri del M5S hanno incontrato oggi i vertici dell’Agenzia delle Entrate e Sogei. “Da alcuni mesi in commissione Finanze stiamo lavorando per cercare di esprimere tutte le potenzialità tecnologiche della e-fattura, facendo emergere le criticità anche attraverso un’interlocuzione costante con Sogei – scrivono i deputati pentastellati Luca Migliorino, Giovanni Currò e Paolo Giuliodorilista – Nell’incontro abbiamo chiarito ancora una volta i nostri obiettivi: la Pubblica amministrazione deve smetterla di richiedere ai cittadini dati già in suo possesso”. Secondo i deputati occorre incrociare le banche dati e massimizzare le informazioni che lo Stato già ha a disposizione. Inoltre, c’è bisogno di un’app agile e fruibile che faciliti la vita degli italiani.

La fatturazione dovrà diventare il ‘WhatsApp’ dei contribuenti, i quali potranno risolvere in pochi clic i propri obblighi fiscali – si legge nella nota – Monitoreremo passo dopo passo il miglioramento della piattaforma digitale. L’incontro di oggi è solo l’ultima tappa di un percorso che si concluderà il 31 dicembre prossimo, prima dell’entrata in vigore della e-fattura”.

Intanto inizia il conto alla rovescia per il debutto della e-fattura B2B. La Legge di Bilancio 2018, ha introdotto dal 1° gennaio 2019 l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati nonché ai titolari di partita Iva per la vendita di carburante presso gli impianti stradali di distribuzione. L’obbligo, in realtà, è già in vigore già dal 1° luglio 2018 per le prestazioni rese dai subappaltatori nei confronti dell’appaltatore principale in un contratto di appalto di lavori, servizi o forniture stipulato con una Pubblica amministrazione.

Il 1° settembre sono partite le “prove generali”. Il 1° settembre è scattato l’obbligo di e-fattura per il Tax Free Shopping: tutte le fatture dovranno essere emesse esclusivamente in modalità digitale: si punta a semplificare il processo di rimborso per i turisti extra-Ue in visita in Italia.

In vista dell’avvio del progetto il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro presentano alcune proposte per semplificare la e-fattura, con l’obiettivo di affrontare efficacemente il cambiamento epocale dovuto alla transizione verso il sistema della fatturazione elettronica. Tra queste l’eliminazione edelle sanzioni per un primo periodo transitorio di sei mesi, in presenza di errori nelle fatture effettuati in assenza di dolo e una semplificazione delle compilazione. Si chiede inoltre di aumentare la soglia per l’esclusione dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per le compensazioni orizzontali dei crediti fiscali, riportandola almeno a 15.000 euro e introdurre un significativo credito d’imposta per il recupero delle spese relative agli investimenti in formazione e strumenti tecnologici per una corretta gestione della fatturazione elettronica.

E sulle sanzioni il governo sarebbe pronto a venire incontri alle richieste lavorando ad “ammorbidire” l’impatto delle nuove norme. L’esecutivo sarebbe alla ricerca di un modo per esentare dall’obbligo della e-fattura i soggetti a cui si applicherà la cosiddetta flat tax, cioè chi rientrerà nei nuovi minimi dai confini allargati stabiliti dalla legge di Bilancio 2018, che prevedono un’aliquota dal 15% per chi ha un fatturato inferiore ai 65mila euro e una maggiorazione del 5% incrementale per chi arriva fino a 100mila.

Allo studio di ministero dell’Economia, Sogei e Agenzia delle entrate ci sarebbe quindi l’esenzione dalla trasmissione in real-time del documento elettronico di alcune categorie, come commercianti al dettaglio, professionisti e artigiani, che rimarranno al di sotto dei limiti di fatturato stabiliti dalla flat tax: una platea complessiva, secondo le stime di via XX settembre, di 1,5 milioni tra ditte individuali, professionisti e società.

Oggi è stato presentato “Fatture e Corrispettivi”, la nuova piattaforma informatica che faciliterà la gestione della fatturazione elettronica sul sito web dell’Agenzia delle Entrate. 

Il portale racchiude tutte le procedure che l’Ade ha sviluppato con il partner tecnologico per supportare professionisti e imprese in vista della partenza della e-fattura B2B.

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