DL FISCALE

E-fattura, Tria conferma: “Si parte a gennaio”. Esenzione per i medici

Il ministro dell’Economia: “Nessuno slittamento”. Nel Dl Fiscale pronta una modifica per rispondere ai rilievi del Garante sul rischio privacy: si punta ad esentare dall’obbligo i professionisti della sanità che gestiscono dati sensibili

Pubblicato il 20 Nov 2018

F. Me

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Il governo conferma l’obbligo di fatturazione elettronica B2B a partire da gennaio 2019 ma con delle esenzioni. Oggi il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha ribadito che si parte senza slittamenti. “Dal 1° gennaio partirà la fatturazione elettronica obbligatoria”, ha confermato parlando della Manovra in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della Guardia di Finanza.

Ma per rispondere ai rilievi del Garante Privacy che aveva lanciato l’allarme sulla protezione dei dati, l’obbligo non scatterà per medici e farmacisti, in possesso di informazioni sanitarie “sensibili”. Eliminare del tutto l’obbligo – dicono a CorCom dal Mef – sarebbe costato trippo alle casse dello Stato, considerato che il recupero di gettito stimato, pari ad oltre 1,9 miliardi di euro, è già a bilancio per il prossimo anno. Le novità sono inserite in un emendamento al Dl Fiscale al voto oggi in commissione Finanze del Senato.

Il Garante Privacy, intanto, avrebbe chiesto al governo di mettere in piedi un tavolo di lavoro tecnico con il governo in vista dell’applicazione.

E anche l’Agenzia delle Entrate è al lavoro per sostenere i professionisti nella svolta digitale. Lo fa fornendo una serie di precisazioni su modelli, numerazione, fatture elettroniche B2C e differite.

Per quanto riguarda i modelli polivalenti, utilizzati per lo più da artigiani, saranno utilizzati solo dai contribuenti non interessati dai nuovi obblighi di emissione (come i forfettari). Per tutti gli altri, l’unico documento valido sarà la fattura elettronica.

Inoltre vista l’equiparazione fra fattura elettronica e fattura, non è necessario tenere registri sezionali o sotto-sezionali per la registrazione e la conservazione di entrambe le tipologie di fatture.

Sul fronte numerazione delle fatture, questa potrà essere consecutiva senza distinguere fra documento elettronico e analogico. L’unico requisito è che resti univoca l’identificazione della fattura.

Focus anche sulle fatture elettroniche B2C, destinate a contribuenti che non hanno partita Iva e non emettono fattura elettronica: questi documenti saranno visionabili online dai clienti che le ricevono, accedendo alla medesima area riservata utilizzata per accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata. Quando un professionista operatore emette fattura elettronica tramite il Sdi verso un consumatore, consegna una copia cartacea del documento, non potendo inviare la e-fattura a un indirizzo telematico.

Per la fatturazione differita resta possibile entro il 15esimo giorno del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

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