DOMOTICA

Home smart home, i colossi del Web “padroni” di casa

Secondo Idc Google fa la parte del leone in Europa seguita da Amazon. La spesa dei consumatori in forte aumento: +23,9% nel primo trimestre 2019. E’ la smart Tv il prodotto più ambito; al secondo posto altoparlanti intelligenti e smart speaker

Pubblicato il 12 Lug 2019

google home

Cresce la domotica in Europa, per adesso dominata dalla parte occidentale del Vecchio continente ma con un aumento molto forte per l’area centrale e orientale. A giocare la parte del leone sui prodotti è Google, che ha un ruolo centrale per volumi, seguita da Amazon con Alexa, ma hanno un ruolo interessante anche i produttori più piccoli.

Le spedizioni europee di soluzioni per smart home hanno raggiunto quota 21,3 milioni di pezzi nel primo trimestre 2019, con un aumento del 23,9% rispetto all’anno precedente, secondo l’ultima ricerca di Idc. Google ha guidato il trimestre, ma anche i produttori più piccoli hanno segnato una crescita interessante in termini di quote di mercato. E mentre l’Europa occidentale ha contribuito maggiormente alle spedizioni (88,3%), la crescita nell’Europa centrale e orientale è stata la più forte, con un aumento del 31,2%. Per quest’anno, le spedizioni dovrebbero aumentare del 21% su base annua pari a 107,8 milioni di euro. Con un tasso di crescita di questo tipo nel 2023 arriveranno a 183,9 milioni, spinti soprattutto dai segmenti dell’intrattenimento video e degli speaker intelligenti.

Nel primo trimestre di quest’anno le spedizioni di dispositivi del settore dell’intrattenimento video sono aumentate dell’11,2 percento arrivando a quota 12,7 milioni. La più grande categoria per la casa intelligente include smart TV, il più prodotto con i volumi maggiori in questa sezione, nonché adattatori per supporti digitali.

La seconda più grande categoria tra i prodotti per la casa intelligente sono stati gli altoparlanti intelligenti o smart speaker. Le spedizioni sono salite del 58,1% arrivando a toccare 3,35 milioni di unità. Sono il 15,8% del settore e questo li rende la seconda categoria di prodotto per volume. I dispositivi Google Home sono il 45,1% delle spedizioni, con i dispositivi Amazon Echo poco dietro, al 41,8%. Tuttavia, sebbene l’Assistente Google abbia i volumi maggiori nel primo trimestre, essendo presente nel 49,2% di tutti gli altoparlanti intelligenti venduti in Europa, la smart assistant di Amazon, Alexa, rimarrà l’assistente vocale numero uno dell’anno, e verrà superata dalla piattaforma d AI di Google solo nel 2022. Idc osserva anche che i problemi di fornitura Amazon per il suo Echo Dot hanno rallentato le sue vendite. Il prodotto infatti per diverse settimane è risultato esaurito in alcuni Paesi europei, lasciando spazio ai prodotti concorrenti di Google Home.

Illuminazione, termostati e sicurezza domestica e monitoraggio hanno rappresentato complessivamente il 20,8% del mercato delle case intelligenti. Idc prevede che le tre categorie combinate cresceranno di 9,5 punti percentuali nella quota di mercato tra il 2019 e il 2023, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 27,11%. La crescita verrà trainata dall’adozione di altoparlanti intelligenti da parte di più persone e dalla conseguente curiosità di controllare i dispositivi compatibili attraverso la voce.

Google è stata l’unica grande azienda a far crescere la propria quota di mercato per i prodotti per la casa intelligente nel trimestre, anche se i piccoli produttori hanno visto aumentare le loro quote in questo campo ancora nuovo. I volumi di spedizione per questa parte del mercato dei fornitori sono infatti saliti a 3.575 milioni rispetto ai 2.612 milioni dell’anno precedente a Google, con una quota di mercato che sale al 16,8% dal 15,2%. Le spedizioni di Samsung sono arrivate a 2.853 milioni da 2.391 milioni, ma la quota di mercato è scesa dal 13,9% al 13.4%. Le spedizioni di Amazon sono aumentate a 2.810 milioni da 2.357 milioni, mentre la quota di mercato è scesa al 13,2 dal 13,7%. L’altra coreana LG ha spedizioni che sono salite a 2.129 milioni da 2.030 milioni, ma la quota di mercato è scesa dall’11,8% al 10%. Le vendite di Sony sono calate da 1.250 milioni a 1.231 milioni, con una quota di mercato che è scesa dal 7,3% al 5,8%. Per gli altri, le spedizioni sono salite a 8.670 milioni da 6.530, con una quota di mercato che sale al 40.8 percento dal 38.1 percento.

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