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E’ ufficiale, Khosrowahahi è il nuovo Ceo di Uber

Assume l’incarico da oggi l’ex capo di Expedia. Ora dovrà far fronte a una situazione divisiva fra shareholder e alle cause intentate da Google. Prsto la nomina di Cfo e Coo

Pubblicato il 30 Ago 2017

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E’ ufficiale: Dara Khosrowahahi è il nuovo amministratore delegato di Uber e assume l’incarico da oggi. Il consiglio di amministrazione dell’app per auto con conducente lo ha votato all’unanimità. E’ quanto si legge in una nota di Uber. ”Abbiamo fiducia nel fatto che Dara sia il migliore per poter guidare Uber nel futuro e per migliorare la cultura di Uber e renderla la migliore società per lavorare”.

“Vi confesso che sono spaventato. La decisione più difficile della mia vita”: così, riporta il Financial Times, ha scritto il nuovo ceo in un mail diretta ai lavoratori di Expedia, la sua ex società. Parlando con il Wall Street Journal, Khorsowahahi spiega che il suo contratto con Uber deve essere ancora finalizzato ma che lui intende accettarlo.

Fra le sfide che il nuovo Ceo dovrà affrontare, oltre alle guerre interne fra shareholder, la nomina del nuovo team, in particolare del Cfo e del Coo. Fra le “pendenze”, una causa incorso con Google su alcuni programmi per la self driving car e l’indagine su Greyball, un tool utilizzato da Uber per bypassare alcune regole.

Dentro Uber non sono mancate tensioni al momento di scegliere il nuovo ceo. Il fondo Benchmark, uno dei principali investitori di Uber e che ha denunciato l’ex amministratore delegato, Kravis Kalanick per truffa, puntava su Meg Whitman, co-ceo di Hewlett Packard, mentre Jeffrey Immelt era il favorito, ma il direttore generale di General Electric si e’ ritirato all’ultimo momento dalla corsa. Inoltre Kalanick continua a far parte del consiglio di amministrazione. Khorsowahahi ha detto al WSJ che i suoi rapporti con Kalanick sono ancora “agli inizi” ma “penso tra di noi ci sia un mutuo rispetto”. “Lui – aggiunge – è il fondatore della compagnia, ha un’incredibile capacità visionaria, per cui continuerà ad occuparsi della società in futuro. Come e quando dipenderà da lui e dal board”. Secondo fonti citate dal WSJ il dipartimento alla Giustizia Usa sta indagando su pratiche di corruzione all’estero riguardanti Uber. Non e’ chiaro se si tratta di attività che riguardano uno o più paesi. Un portavoce della compagnia conferma che Uber sta collaborando con il dipartimento alla Giustizia nel corso di un’inchiesta preliminare. Un portavoce del ministero ha invece preferito non commentare.

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