IL VOTO

E-commerce, il Parlamento Ue rafforza le tutele per i consumatori

Adottate le nuove regole di trasparenza, che ora dovranno essere approvate dal Consiglio dei ministri Ue. Stop alla “doppia qualità” e norme più stringenti su classificazioni e recensioni online. Per chi non si adeguerà previste multe fino al 4% del fatturato

Pubblicato il 17 Apr 2019

A. S.

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Il Parlamento europeo approva, con 474 voti favorevoli, 163 contrari e 14 astensioni l’aggiornamento delle norme sulla tutela dei consumatori online, dando parere favorevole al testo già concordato nelle scorse settimane, che ora dovrà essere approvato formalmente dal Consiglio dei ministri Ue. Poi gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo dalla data di entrata in vigore della direttiva per recepirla nel diritto nazionale.

Obiettivo delle nuove regole sull’e-commerce è garantire ai consumatori maggiori informazioni sul funzionamento delle graduatorie online e quando esse derivino da post sponsorizzati. Le nuove regole mirano inoltre a rendere più trasparente per i consumatori l’uso delle recensioni online e dei prezzi personalizzati.

I marketplace online e i servizi comparativi, come ad esempio Amazon, eBay, AirBnb, Skyscanner, spiega in una nota il Parlamento Ue, dovranno rivelare i principali parametri che determinano la classificazione delle offerte risultanti da una ricerca. I consumatori dovranno inoltre essere informati da chi acquistano beni o servizi e se sono stati utilizzati prezzi personalizzati.

Le nuove norme si focalizzano anche sulla cosiddetta “doppia qualità” dei prodotti, le merci cioè commercializzate con lo stesso marchio in diversi Paesi UE, che differiscono per composizione o caratteristiche: spetta agli stati membri, secondo le nuove regole, combattere la commercializzazione ingannevole.

Il testo prevede inoltre che la Commissione debba monitorare e valutare la situazione entro due anni, per verificare se la doppia qualità dei prodotti debba essere aggiunta alla lista nera delle pratiche commerciali sleali.

Per le infrazioni che penalizzino i consumatori in diversi Paesi Ue la legge prevede un’ammenda che ammonti ad almeno il 4% del fatturato annuo del commerciante nell’esercizio finanziario precedente o, qualora non fossero disponibile informazioni sul fatturato, a un importo forfettario pari a due milioni di euro.

“Questo pacchetto rinforza i diritti dei consumatori nell’era di internet, portando nuove protezioni e dando ai consumatori la possibilità di ricevere informazioni ogni volta che acquistano – afferma Daniel Dalton, negoziatore capo del Parlamento – I consumatori non possono più essere indotti in errore dai prodotti fabbricati secondo standard diversi, ma commercializzati come gli stessi in Stati membri diversi. L’accordo che abbiamo trovato è un inizio. Si affronta la questione dei prodotti a doppia qualità per la prima volta, e nei prossimi anni la Commissione dovrà esaminare seriamente i progressi compiuti. Si tratta di passi concreti”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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