LA STRATEGIA

Niente più negozi in Europa: Bose si affida all’e-commerce

Il produttore americano di apparecchiature audio decide di chiudere tutti i 119 punti vendita nel Vecchio continente, ma anche negli Usa, in Australia e Giappone: “Prodotti sempre più acquistati online”. Ma rimarranno aperti i 130 store tra Asia e Medio Oriente

Pubblicato il 16 Gen 2020

A. S.

Bose

Niente più punti vendita in Europa: a prendere la decisione è Bose, azienda statunitense celebre per le proprie apparecchiature audio ad alta fedeltà, che ha deciso di puntare sull’e-commerce e di chiudere i 119 negozi su cui contava in Europa, Nord America, Australia e Giappone. Rimarranno invece regolarmente aperti i 130 distribuiti tra Cina, Emirati Arabi Uniti, India, Sudest asiatico e Corea del Sud.

Fondata nel 1964 da Amar G. Bose, docente al Massachussets Institute of Technology, Bose Corporation non ha fornito dettagli sui licenziamenti che seguiranno a questa decisione, che con ogni probabilità saranno centinaia, assicurando che gli interessati, oltre alla liquidazione, riceveranno assistenza per il ricollocamento.

“Dato il forte passaggio allo shopping online in mercati specifici, Bose prevede di chiudere i restanti 119 negozi al dettaglio in Nord America, Europa, Giappone e Australia nei prossimi mesi – spiega l’azienda in una nota – Ulteriori dettagli, incluso il numero di dipendenti interessati, rimarranno privati”.

“In origine i nostri negozi offrivano alle persone l’opportunità di sperimentare, testare e confrontarsi con noi sui sistemi di home entertainment adatti alla riproduzione di cd e dvd – spiega Colette Burke, vicepresidente delle vendite globali – Ai tempi era un’idea radicale, ma ci siamo concentrati su quello di cui i nostri clienti avevano bisogno e sul dove ne avevano bisogno”.

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