L'INIZIATIVA

Ricostruzione Ucraina, Urso: “Un brand per l’e-commerce, il digitale pilastro dell’export”

A Roma la conferenza bilaterale. Il ministro per le Imprese e il made in Italy: “Aiutiamo Kiev sui servizi digitali e lavoriamo a un marchio di solidarietà globale”. Rafforzamento della cooperazione anche sul fronte space economy

Pubblicato il 26 Apr 2023

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Nel giorno in cui a Roma si tiene la Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso fa sapere di essere al lavoro sull'”assistenza tecnica perché ci sia un marchio Made in Ucraina, che ovviamente deve essere un marchio di solidarietà globale“.

“Pensate a quello che può significare anche mobilitare i consumatori globali ad aiutare la ricostruzione dell’Ucraina”, ha aggiunto Urso. Il ministro ha precisato che si tratta di “una richiesta diretta del governo ucraino” arrivata “appena hanno letto il nome del dicastero Made in Italy. Più in generale, ha spiegato Urso, l’Italia sta aiutando Kiev sui servizi digitali. “Già oggi l’Ice italiano sta assistendo le consorelle ucraine e le imprese ucraine per utilizzare al meglio le piattaforme digitali per vendere i loro prodotti. Inoltre abbiamo deliberato che nelle principali fiere italiane sarà allestito un padiglione per i prodotti ucraini”, ha detto.

Una risposta alle richieste di ricostruzione di Kiev

La Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina, intanto, raccoglie oggi nella Capitale rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle associazioni di categoria e delle principali istituzioni finanziarie internazionali, costituendo l’occasione per intercettare direttamente dalle autorità ucraine i fabbisogni necessari alla ricostruzione del Paese e consentire a governo, enti e imprese italiane di formulare proposte concrete per rispondere alle necessità di Kiev sia nel breve sia nel medio-lungo periodo. Come riferisce una nota della Farnesina, la Conferenza ha preso il via con una sessione a porte chiuse composta da 7 tavoli tematici su altrettanti settori individuati come prioritari per la ricostruzione, quali infrastrutture e trasporti, energia e ambiente, agroindustria, salute, digitale e servizi, spazio e avionica, siderurgia.

A seguire, la sessione plenaria introdotta dal vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, quindi gli interventi delle istituzioni finanziarie internazionali presenti e delle autorità italiane e ucraine. Le conclusioni della Conferenza, precedute dall’intervento della vice presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria Barbara Beltrame, saranno affidate al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al primo ministro ucraino Denys Shmyhal.

Contributo essenziale dalle imprese italiane

“Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo svolto per preparare la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina” ha dichiarato Tajani, affermando che “le aziende italiane con il loro spirito imprenditoriale e il loro saper fare in settori come infrastrutture, energia, agribusiness, salute, digitale, spazio e siderurgia, potranno dare un contributo essenziale alla ricostruzione del Paese”. Si tratta di un processo, secondo Tajani, che “può, anzi, deve essere avviato senza dover attendere la fine della guerra”. “Non si tratta semplicemente di riedificare l’Ucraina, ma di ricostruirla meglio, secondo una logica di build back better, accelerandone il cammino verso un percorso europeo” ha aggiunto il vicepremier.

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