STATI UNITI

Tegola di Amazon su sette partner del delivery: licenziati 1.200 autisti

Chiusi i contratti con alcune società terze delle consegne, ma assicurato supporto al ricollocamento dei lavoratori

Pubblicato il 14 Ago 2020

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Amazon ha chiuso negli Stati Uniti i contratti con alcune società terze delle consegne, con il conseguente licenziamento di oltre 1.200 autisti. Come riporta Cnbc.com si tratta di personale impiegato da piccole aziende del delivery in tutto il paese per portare ai clienti i pacchi acquistati sulla piattaforma di e-commerce di Jeff Bezos.

Amazon ha informato della recisione dei contratti sette di queste aziende, parte del suo programma delivery service partner (Dsp). In totale le società partner licenzieranno circa 1.205 autisti e chiuderanno alcune sedi. Gli stati maggiormente interessati sono Pennsylvania, Wisconsin, Connecticut, New York e Massachusetts.

Amazon alla conquista dell’ultimo miglio

Il programma Dsp di Amazon, lanciato nel 2018, ha permesso al gruppo americano di attrezzarsi rapidamente per le consegne a domicilio, coprendo “l’ultimo miglio” dai magazzini ai clienti e mettendosi in diretta concorrenza con i grandi della logistica com Ups e FedEx. I partner del programma Dsp sono dei contractor del delivery dal magazzino Amazon alla porta di casa del cliente; di solito si distinguono perché guidano furgoni col marchio Amazon.

Il colosso dell’e-commerce ha dichiarato che conduce regolarmente delle revisioni del programma di partnership con i corrieri. Già a febbraio aveva reciso alcuni contratti con una serie di società delle consegne, che hanno di conseguenza licenziato circa 2.000 lavoratori.

Amazon sta collaborando da vicino con gli autisti colpiti dalla chiusura dei contratti per permettere loro di trovare opportunità di consegna dei pacchi di Amazon con altri partner del Delivery service possibilmente senza perdere un giorno di paga”, ha detto ancora l’azienda.

Il programma di partnership per le consegne

La costante valutazione del programma di partnership con i corrieri serve a eliminare le collaborazioni con le società che appaiono ad Amazon meno efficienti. Il programma è tuttavia in costante crescita: attualmente Amazon ha oltre 1.300 Dsp in cinque paesi che occupano 85.000 persone e hanno consegnato oltre 1,8 miliardi di articoli, secondo dati dell’azienda stessa.

Amazon cerca anzi di attirare sempre nuovi partner nel programma, promettendo costi di avvio dell’attività anche di soli 10.000 dollari per mettere in piedi la flotta di veicoli per le consegne e prospettando guadagni di 300.000 dollari l’anno una volta che la flotta raggiunge dai 20 ai 40 furgoni.

Tuttavia la facilità con cui Amazon recide i contratti con i Dsp evidenzia come il programma sia un’opportunità di business non esente da rischi. In alcuni casi, riporta Cnbc, perdere il contratto con Amazon può essere un colpo quasi fatale per una società delle consegne. Per esempio, Transportation and Logistics Systems, capogruppo di Prime Efs, ha detto che il 74% dei suoi ricavi nel 2019 sono stati generati dal contratto di Prime Efs con Amazon.

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