IL PROGETTO

Emergenze umanitarie, i soccorsi hi-tech si studiano a scuola

Il progetto “Make the Link” promosso da Huawei e Oxfam alla seconda edizione: corsi per 250 studenti che impareranno come grazie a strumenti innovativi sia possibile salvare vite umane nei teatri di guerra o di catastrofi naturali

Pubblicato il 29 Nov 2016

A.S.

tablet-scuola-131025122256

Saranno le emergenze umanitarie il tema del programma formativo “Make the Link”, nato dalla collaborazione tra Huawei e Oxfam e giunto alla sua seconda edizione. La rinnovata collaborazione sarà annunciata durante il Christmas Concert 2016, in programma stasera all’Auditorium della Musica di Roma, il cui ricavato sosterrà il progetto educativo”.

Obiettivo primario del progetto sarà di sviluppare le competenze scientifico-tecnologiche degli studenti, spiegano gli organizzatori in una nota, affinché riconoscano il ruolo fondamentale che la tecnologia riveste nelle operazioni di soccorso alle popolazioni vittime di conflitti e calamità naturali, nel processo di ricostruzione delle aree colpite e nell’assicurare le comunicazioni nelle zone più remote.

“Make the Link: Technology Supporting Emergencies” vedrà il coinvolgimento di classi di studenti di istituti superiori di Roma, Milano, Firenze e Arezzo in un percorso educativo che prevede una serie di sessioni formative e laboratori e un’attività pratica finale, durante la quale gli studenti saranno coinvolti nella simulazione di una situazione di emergenza o nell’elaborazione di una proposta tecnologica innovativa che faciliti il rapido ripristino di servizi di base durante le emergenze umanitarie.

Il progetto potrà contare da un lato sul know-how di Huawei, leader globale nel settore Ict per la sua capacità di fare innovazione tecnologica e di portarla anche nelle zone più remote del mondo sfidando situazioni ambientali estreme, dall’altro sull’esperienza di Oxfam, leader mondiale nel lavoro di emergenza per prestare soccorso alle persone colpite da catastrofi naturali e conflitti. Oxfam è infatti al lavoro ogni giorno in oltre 30 aree di crisi, dalla Siria ad Haiti sino all’Iraq, per garantire l’accesso all’acqua potabile, a servizi igienico-sanitari, rifugio e protezione a oltre 13 milioni di persone.

Nel corso del progetto, Huawei lavorerà quindi insieme a Oxfam alla definizione dei materiali didattici e metterà a disposizione volontari aziendali che affiancheranno i formatori di Oxfam e incontreranno gli studenti per stimolare le loro riflessioni, attraverso la presentazione di casi concreti di applicazione della tecnologia in contesti di emergenza.

“Con questo progetto Huawei conferma il suo impegno a investire sui giovani tramite iniziative che diano loro l’opportunità di comprendere come la tecnologia può creare un futuro migliore e più connesso – afferma Edward Chan, Ceo di Huawei Italia – Per il secondo anno consecutivo abbiamo scelto di collaborare con Oxfam Italia con un duplice scopo: da un lato sensibilizzare gli studenti italiani sul ruolo che la tecnologia può rivestire in contesti di emergenza sociale e ambientale, dall’altro stimolarli alla scelta di percorsi di studio a carattere scientifico in modo da acquisire quelle competenze digitali tanto richieste dal mercato Ict ma purtroppo ancora scarsamente reperibili.”

“La tecnologia ha sempre più un ruolo essenziale sia nella prevenzione che nella gestione delle emergenze nelle diverse aree del pianeta in cui Oxfam è al lavoro per raggiungere tempestivamente le popolazioni colpite da conflitti o catastrofi naturali – spiega Maurizia Iachino, presidente di Oxfam Italia – Siamo felici di potere rinnovare la collaborazione con un leader del settore come Huawei nel portare avanti un progetto che andrà ad accrescere le competenze scientifico-tecnologiche dei più giovani, con simulazioni che daranno loro una reale conoscenza di cosa significhi rispondere a una crisi umanitaria”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Argomenti trattati

Approfondimenti

H
huawei

Articolo 1 di 2