Enel-Metroweb, è fatta: 3,7 miliardi per cablare 250 città

Il Cda approva l’integrazione tra la controllata Enel Open Fiber e Metroweb Italia. In campo anche Cdp Equity che avrà il 50% della newco. Aumento di capitale da 714 milioni. Starace: “Acceleriamo piano di sviluppo della banda ultralarga”

Pubblicato il 28 Lug 2016

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Enel avvia l’operazione Metroweb. Il cda del gruppo guidato da Francesco Starace ha approvato l’operazione per l’integrazione tra la controllata Enel Open Fiber (Eof) Metroweb Italia.

Nella prima fase dell’operazione si procederà ad un aumento di capitale pari a 714 milioni riservato a Enel e Cdp Equity (Cdpe) che ha l’obiettivo di dotare Enel Open Fiber (Eof) delle risorse necessarie a comprare Metroweb. Nella seconda fase Eof acquisterà il 100% di Metroweb, che in precedenza avrà ricomprato tutte le partecipazioni di minoranza: a partire dal 10% di Swisscom in Metroweb Milano fino al 15% di Metroweb detenuto dal Comune della città ligure, tramite Aster.

Entro il 15 settembre verrà sottoscritto il contratto di investimento e, entro fine novembre, verrà finalizzata l’incorporazione di Metroweb nella “nuova Eof”. E’ inoltre previsto che Enel e Cdpe concedano un’opzione a F2i – da esercitare entro il 15 ottobre 2016 – di reinvestire in Nuova Eof, mediante l’acquisizione di una partecipazione fino al 30% del capitale di Nuova Eof. Nel caso F2i eserciti l’opzione, Enel e Cdpe conferiranno le partecipazioni paritetiche detenute in Nuova Eof in una società di nuova costituzione. Il prezzo di esercizio di tale opzione sarà basato sul valore dell’acquisizione di Metroweb da parte di Eof.

L’enterprise value della newco è di 814 milioni. Per quanto riguarda la governance, il cda sarà composto da 5 membri: 2 di Enel, 2 Cdp e 1 di F2i nel caso esercitasse l’opzione di rientro. Per i primi cinque anni l’Ad sarà espresso da Enel mentre il presidente, senza deleghe, da Cdp. Nei cinque anni successivi l’Ad sarà un nome di Cdp e il presidente di Enel.

A seguito dell’operazione, Nuova Eof sarà controllata congiuntamente da Enel e Cdpe (anche in caso di reinvestimento di F2i) e sarà pertanto consolidata da Enel secondo il metodo del patrimonio netto. Debiti e aumenti di capitale non saranno conteggiati nel debito di Enel in quanto la partecipazione nelle newco non supera il 50%.

“Con questa operazione compiamo un ulteriore decisivo passo avanti nella realizzazione di una infrastruttura importante per il Paese – commenta l’Ad Francesco Starace – L’acquisizione di Metroweb consente infatti di accelerare il nostro piano per lo sviluppo della banda ultralarga, nonché di ampliare il perimetro di cablaggio per includere le più importanti città italiane e contestualmente ridurre il profilo di rischio di questa iniziativa grazie alla partnership con Cdp e, auspicabilmente, F2i. Mettendo insieme le competenze di Enel Open Fiber con quelle di Metroweb, raggiungiamo l’obbiettivo di creare un’azienda con dimensioni, know-how tecnologico e capacità di realizzare il piano ambizioso che abbiamo per l’Italia.”

Complessivamente il progetti della “nuova Eof” prevede 3,7 miliardi di investimenti – in precedenza erano 2,5: il 30% (pari a 600 milioni) in equity, il restante 70% a debito.

In vista dell’operazione, Eof ha aggiornato il proprio piano industriale, allargando il perimetro oggetto di cablaggio da 224 a 250 città situate nelle aree a successo di mercato (cluster A e B) e includendo le città italiane di maggiori dimensioni. Al riguardo, si segnala che la lettera d’intenti stipulata lo scorso marzo tra Eof, Vodafone e Wind, finalizzata, attraverso una serie di passi successivi, a definire una partnership strategica e commerciale per lo sviluppo della rete di telecomunicazioni a banda ultralarga sul territorio nazionale, aveva già ad oggetto 250 città.

Il nuovo piano industriale aggiornato prevede, nell’arco di piano 2016-2030:

‐ la copertura con fibra ad altissima velocità di circa 9,5 milioni di case (rispetto alle 7,5 milioni di case del piano precedente) nel periodo 2016-2021, contribuendo così a colmare il ritardo digitale dell’Italia;

‐ un incremento progressivo degli investimenti dedicati allo sviluppo della rete da circa 2,5 miliardi di euro a circa 3,7 miliardi di euro, di cui circa l’85% nel periodo 2016-2021.

‐ nel 2021, un Ebitda pari a circa 300 milioni di euro e un Ebitda margin pari a circa il 75%.

È previsto che il cablaggio delle prime 10 città previste nel piano industriale – Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Padova, Palermo, Perugia e Venezia – inizi a completarsi a partire dal secondo trimestre del 2017, progredendo via via fino alla conclusione dell’ultima città nel primo trimestre del 2019.

Il piano industriale per il roll out della fibra sarà completamente autonomo rispetto a quello che Enel ha avviato per la sostituzione dei contatori con i nuovi smart meter. Inoltre la nuova Eof utilizzerà la rete di distribuzione di Enel Distribuzione alle stesse condizioni di accesso previste per gli altri operatori.

Per quanto riguarda le aree C e D, Enel Open Fiber è si è “pre-qualificata” pe le gare insieme a Fastweb, Metroweb Sviluppo, Tim Agenda digitale, Estra ed E-Via.

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