INNOVAZIONE

Energia, la soluzione Ibm per l’ottimizzazione e il monitoraggio delle reti

La piattaforma Ndue migliora la gestione e il controllo delle attività legate alla generazione di energia elettrica in tutte le tipologie di impianti della utility A2A: idroelettrici, fotovoltaici, eolici, termoelettrici e cogenerativi. Focus sulla sostenibilità

Pubblicato il 23 Nov 2023

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Ottimizzare il processo di produzione dell’energia e la gestione delle reti, contribuendo a migliorare il monitoraggio dei parametri legati agli obiettivi di sostenibilità: è l’obiettivo cui mirano le soluzioni digitali progettate nell’ambito della partnership tra A2A e Ibm, che si rafforza con la nascita di Ndue (Nuovi Dati Unificati Energia), una piattaforma che migliora la gestione e il controllo delle attività legate alla generazione di energia elettrica in tutte le tipologie di impianti di A2A, idroelettrici, fotovoltaici, eolici, termoelettrici e cogenerativi. Il processo di conduzione degli impianti è stato completamente digitalizzato, automatizzando in tempo reale la produzione di energia elettrica di ogni singola unità.

Ndue consente inoltre di costruire e consolidare un patrimonio di informazioni relative agli asset che fornisce ad A2A strumenti di manutenzione predittiva attraverso l’analisi dei dati storici, gestionali e real time. Per il Gruppo inoltre risulta fondamentale poter monitorare, grazie a questa soluzione, Kpi di sostenibilità legati agli obiettivi di piano industriale in termini di emissioni.

Digitalizzato tutto il ciclo di vita delle infrastrutture di rete

Utilizzando Maximo Application Suite di Ibm, le due società hanno poi sviluppato un progetto denominato “Maximo Refoundation“, nel quale sono stati digitalizzati e standardizzati tutti gli aspetti legati al ciclo di vita delle infrastrutture di rete – dalla distribuzione di energia elettrica e gas, al ciclo dell’acqua, al teleriscaldamento – che rappresentano un asset essenziale e trasversale a molti business del Gruppo. Le sinergie industriali fra le diverse aree di attività di A2A e la condivisione di processi operativi consentono un ulteriore miglioramento della qualità dei servizi che l’azienda garantisce sui territori.

Gestendo tutti i flussi operativi aziendali, Ibm Maximo permette di costruire la carta d’identità degli asset che garantiscono il potenziamento e l’estensione delle reti. Attraverso questo applicativo è possibile prendere decisioni più veloci sulla pianificazione, la progettazione, la realizzazione, la manutenzione e l’ispezione di reti ed impianti presenti sul territorio. Da Maximo, ad esempio, prende il via il processo di costruzione di una nuova cabina elettrica per proseguire poi con i dati relativi alle manutenzioni, utili al personale in campo. Inoltre, l’integrazione di Maximo con il call center del pronto intervento di A2A permette al personale della sala controllo di avere le informazioni necessarie per prendere in carico in modo ancor più tempestivo le eventuali segnalazioni di guasti da parte dei cittadini.

Applicativo business-critical

Maximo Refoundation è diventato un applicativo business-critical, con un numero di ordini di lavoro gestiti nell’ultimo anno pari a 250.000, e un incremento anno su anno del 15%. Il numero di collocazioni censite a sistema è di 2.700.000. Il numero di asset censiti è 1.950.000. I Focal Point di processo sull’applicativo sono circa 45, mentre il totale degli utenti operativi a sistema sono 1840.

Approccio multicanale all’innovazione

“In A2A abbiamo un approccio multicanale all’innovazione. Uno dei filoni prevalenti su cui lavoriamo in maniera continua è quello dei programmi di trasformazione digitale, leva strategica trasversale che permea e potenzia i diversi business del Gruppo – ha commentato Nicoletta Mastropietro, Direttore Innovation, Digital e Ricerca & Sviluppo A2A –. Con i nostri principali stakeholder abbiamo costruito una forte relazione per definire insieme iniziative e obiettivi da raggiungere, oltre a un approccio condiviso con la volontà di testare e collaborare anche con partner esterni. Progetti quali Maximo e Ndue ci hanno permesso di elevare ulteriormente la qualità dei servizi essenziali che il Gruppo garantisce quotidianamente, esempi di come l’innovazione si traduca in benefici tangibili per le persone e la comunità”.

“Si tratta di un momento cruciale per le aziende del settore energetico e dei servizi di pubblica utilità per abbracciare la sostenibilità come aspetto centrale dell’impresa – ha dichiarato Tiziana Tornaghi, Managing Partner Ibm Consulting Italia –. Siamo lieti di collaborare e mettere a disposizione di un’organizzazione attenta all’ambiente e al servizio alla clientela come A2A, le competenze dei nostri centri di eccellenza e le tecnologie più innovative di intelligenza artificiale e IoT basate su cloud, a tutto vantaggio della collettività”.

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