LO SCONTRO

Epic Games vs Apple: vittoria parziale per Fortnite, prosegue la battaglia legale

Una sentenza federale negli Usa ordina alla Mela di garantire ai clienti la possibilità di effettuare pagamenti al di fuori della suo store, mantenendo le commissioni al 30%. Ma per la società di giochi online “non è abbastanza”. Si va verso il ricorso in appello

Pubblicato il 13 Set 2021

giustizia

Apple non è monopolistica ma è stata sleale Apple dovrà includere forme di pagamento esterne all’App store. E’ questo il succo della sentenza emessa  dal giudice distrettuale Yvonne Gonzalez Rogers chiamata a dedicere sulla battaflia legale tra l’azienda di games e la Mela.

Apple può dunque mantenere il suo sistema di commissioni fino al 30% sulle transazioni nel suo App Store, ma un’ingiunzione “permanente” le impedisce di vietare agli sviluppatori di includere collegamenti esterni che indirizzano i clienti a opzioni di acquisto al di fuori del mondo Apple.

Epic “non è riuscita però a dimostrare che Apple detenga un monopolio illegale”, si legge nella sentenza ma “Apple è impegnata in una condotta anticoncorrenziale ai sensi delle leggi sulla concorrenza della California”.

Il giudice ha dato a entrambe le parti l’opportunità di rivendicare la vittoria, poiché nella sentenza si chiede ad Apple di consentire a Epic e ad altri sviluppatori di informare gli utenti sui meccanismi di pagamento alternativi e di collegarsi ai
propri sistemi di transazione.

Per Epic però non è abbastanza: la società puntava a ottenere che Apple fosse riconosciuta come monopolio, che il suo popolare videogioco Fortnite fosse riammesso sull’App Store e che Cupertino fosse obbligata a ridurre le commissioni che impone alle app. Insomma anche se la decisione potrebbe tradursi in una importante perdita di ricavi per Apple, la giudice – secondo Epic – non si è spinta abbastanza in là. La società dunque è pronta a fare ricorso.

Cupertino dal canto suo sostiene anche che bloccare i link ad altri metodi di pagamento contribuisca a proteggere sicurezza e privacy di chi usa i suoi iPhone, iPads e iPods. La decisione della giudice Gonzalez Rogers potrebbe far risparmiare miliardi di dollari agli sviluppatori, causando anche un calo dei prezzi per gli acquirenti. All’origine è un’azione legale di Epic Games, azienda creatrice di Fortnite, videogame usato da circa 400 milioni di persone nel mondo.

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