L’APPELLO

Ericsson, stallo sul contratto di espansione. I sindacati: “Governo intervenga”

La denuncia di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom: “Vicenda incredibile che rischia di delegittimare le istituzioni. L’azienda ha onorato gli impegni assunti nel 2019, mentre esecutivo e Inps non l’hanno ancora fatto. A rischio i pensionamenti programmati”

Pubblicato il 27 Nov 2020

A. S.

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L’accordo che prevede il collocamento in pensione dei dipendenti Ericsson che hanno aderito allo scivolo pensionistico sottoscritto a novembre 2019 e che scadrà il 31 dicembre 2020 mancano “non è ancora pienamente esigibile”. A denunciarlo sono le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom, che chiedono con urgenza un intervento del ministro del Lavoro per chiarire all’Inps gli aspetti applicativi dell’accordo.  “Segnaliamo al Governo – scrivono i sindacati – che Ericsson ha onorato gli impegni assunti in sede Ministeriale provvedendo all’assunzione di 30 lavoratori sui profili innovativi e alla necessaria formazione come previsto dagli accordi firmati al Ministero del Lavoro. È assolutamente inaccettabile che gli accordi sottoscritti in sede ministeriale non vengono onorati dal Governo attraverso i necessari chiarimenti all’Inps per rendere attuativi i percorsi definiti – conclude il comunicato – soprattutto quando si tratta del futuro dei lavoratori. Restiamo in attesa che prima della fine di dicembre 2020 si sblocchi questa incredibile vicenda che rischia di delegittimare le Istituzioni”.

Il contratto di espansione, finalizzato a ingaggiare nuovi talenti da dirottare sul 5G, era stato sottoscritto il 25 novembre 2019dall’azienda con il ministero del Lavoro e i sindacati: un innovativo ammortizzatore sociale sperimentale introdotto dalla legge n. 58/2019, che ha l’obiettivo di agevolare i processi di sviluppo tecnologico delle imprese con più di 1.000 addetti.

Lo strumento era stato utilizzato con l’obiettivo di consentire a Ericsson di rispondere alla trasformazione digitale in corso abilitata dal 5G e dall’Internet delle cose. Nello specifico era prevista l’assunzione di 30 persone con profili professionali innovativi, un considerevole piano di formazione e riqualificazione professionale a beneficio di oltre 1.500 dipendenti e l’adesione volontaria allo scivolo pensionistico per coloro che matureranno, nel periodo di vigenza dell’accordo stesso, il requisito di accesso alla pensione entro i successivi 60 mesi.

“Il contratto di espansione siglato questa mattina dimostra ancora una volta come Ericsson orienti in anticipo la propria strategia per cogliere tutte le opportunità e le sfide della trasformazione digitale in corso – aveva spiegato alla firma dell’accordo Laura Nocerino, Head of People di Ericsson Italia e Sud Est Mediterraneo – Siamo soddisfatti per essere i primi ad adottare lo scivolo pensionistico previsto da questo strumento, che ci consentirà di accogliere in azienda i giovani talenti del futuro. In un’ottica rivolta al sistema paese, il Contratto di Espansione pone inoltre l’Italia in una posizione di avanguardia rispetto agli altri paesi europei, perché questa misura coniuga con successo allo stesso tempo formazione continua e qualificata del personale con un oculato turnover”.

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