SANITÀ DIGITALE

Fascicolo sanitario elettronico, in vigore le linee guida. Parola chiave: interoperabilità

Pubblicato in Gazzetta il decreto del ministero della Salute che delinea il percorso di attuazione da qui al 2026. Si punta a garantire servizi omogenei e uniformare i contenuti in termini di dati e codifiche adottate

Pubblicato il 12 Lug 2022

F. Me

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È in vigore, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il decreto del ministero della Salute con le linee guida per l’attuazione del fascicolo sanitario elettronico (Fse). Pubblicato in Gazzetta anche un altro dm della Salute che integra i dati essenziali che compongono i documenti del fascicolo sanitario elettronico.

Grazie al Fse si potranno consultare i propri dati clinici, prenotare e pagare le prestazioni, accedere ai servizi di Telemedicina, ricevere informazioni sulla propria patologia sul percorso di cura da seguire. Le linee guida in Gazzetta delineano appunto il percorso che dovrà concludersi entro il 2026, sintetizzando tutte le precedenti raccomandazioni.

Stando a quanto si legge nelle linee guida, il Fse “ il punto unico ed esclusivo di accesso per i cittadini ai servizi del Ssn,  ecosistema di servizi basati sui dati per i professionisti sanitari per la diagnosi e cura dei propri assistiti e per una assistenza sempre più personalizzata sul paziente, strumento per le strutture ed istituzioni sanitarie che potranno utilizzare le informazioni cliniche del Fse per effettuare analisi di dati clinici e migliorare la erogazione dei servizi sanitari”.

Il documento mira dunque per potenziare il Fse che ad oggi,  “non fornisce ancora una rappresentazione puntuale delle condizioni di salute dell’assistito, del contesto sociosanitario e dei piani socioassistenziali. Inoltre, non è ugualmente alimentato in tutte le Regioni, limitando di molto la sua fruibilità come strumento di diagnosi, cura e prevenzione”, si spiega nel documento.

Quattro le azioni chiave per raggiungere l’obiettivo:

  • garantire servizi di sanità digitale omogenei ed uniformi
  • uniformare i contenuti in termini di dati e codifiche adottate
  • rafforzare l’architettura per migliorare l’interoperabilità del Fse
  • potenziare la governance delle regole di attuazione del nuovo Fse.

Per ognuna delle 4 dimensioni (servizi, contenuti, architettura e governance), su cui agiscono le direttrici di azione tracciate dalle Linee Guida, sono definiti i requisiti obbligatori e raccomandati da attuare nel breve, medio e lungo periodo per perseguire gli obiettivi anzi delineati.

I requisiti obbligatori di breve termine

I requisiti a breve termine puntano a uniformare a livello nazionale i servizi del Fse già esistenti per cittadini ed operatori sanitari, estendere il nucleo minimo di documenti obbligatori del Fse e perfezionare la loro standardizzazione unitamente a quella dei documenti integrativi già implementati dalle Regioni, evolvere l’infrastruttura di interoperabilità del Fse mediante la realizzazione di un indice nazionale, di una anagrafe nazionale degli assistiti ed una componente per l’acquisizione dei dati e documenti dai loro sistemi produttori, adottare un sistema per il controllo ed il monitoraggio della qualità delle informazioni cliniche che alimentano il Fseistituzionalizzare e governare processi di standardizzazione a livello nazionale delle diverse dimensioni del Fse.

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I requisiti obbligatori da attuare entro la durata del Pnrr

Questi serviranno ad evolvere verso servizi per l’accesso ai dati clinici (non più solo dei documenti) da parte di cittadini ed operatori sanitari, per il loro utilizzo nelle attività di prevenzione e cura svolte dai MMG/PLS e dai medici specialisti, per il loro impiego da parte dei farmacisti per svolgere le rispettive funzioni di verifica dell’aderenza alle terapie e delle possibili reazioni avverse, per il loro uso da parte delle istituzioni sanitarie per la programmazione sanitaria e la prevenzione, alimentare il Fse con dati clinici standardizzati attraverso l’uso di sistemi di codifica e dizionari, acquisiti nelle attività di prevenzione, diagnosi e cura condotte dai professionisti sanitari sugli assistiti, ivi compresi patient summary prodotti da MMG/PLS secondo target Pnrr, dati di telemedicina, dati generati autonomamente dai pazienti ed imaging, attuare una nuova architettura del Fse, completa di un repository di dati clinici centrale in standard HL7 FHIR (opzionalmente riusabile anche a livello locale) e potenziata da nuove componenti di interoperabilità in grado di raggiungere e collegare tutte le strutture sanitarie produttrici di informazioni, adottare strumenti di Advanced Analytics, anche basati su tecniche di Intelligenza Artificiale per l’elaborazione dei dati clinici del Fse, (v) mettere a disposizione i dati clinici per la ricerca, istituzionalizzare a livello nazionale un processo continuo e sistematico di verifica delle esigenze informative e di standardizzazione dei documenti e dati clinici da far confluire nel Fse in aggiunta a quelli inizialmente previsti.

I requisiti raccomandati

Per realizzare servizi basati sui dati clinici, ulteriormente estesi a dati omici, genetici ed epigenetici, per una cura sempre più personalizzata sull’assistito, mettere a disposizione delle Istituzioni Sanitarie per finalità di governo, estendere i dati disponibili per ricerca a dati omici, genetici ed epigenetici.

Fse, cos’è e a cosa serve

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), conosciuto anche come Electronic Health Record (Ehr), è un insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici, riguardanti l’assistito, riferiti a prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) e, a partire dal 19 maggio 2020, anche da strutture sanitarie private.

Il Fse è istituito in base all’articolo 12 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179.
Il Fse è un elemento chiave all’interno dell’insieme di iniziative che si inseriscono nell’ambito della Sanità Digitale e rappresenta un importante strumento per il miglioramento della qualità delle cure che le strutture sanitarie, a tutti i livelli, offrono all’assistito.

Il Fse è messo a disposizione dalle regioni e dalle province autonome, nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, con finalità di:

  • prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione;
  • studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico;
  • programmazione sanitaria, verifica delle qualità delle cure e valutazione dell’assistenza sanitaria.

Attualmente il Fascicolo Sanitario Elettronico raccoglie e rende disponibili al paziente e, con il suo consenso, al personale sanitario:

  • i dati identificativi e amministrativi dell’assistito
  • le informazioni del medico di base dal lui scelto,
  • le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche,
  • i referti di laboratorio,
  • il profilo sanitario sintetico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o pediatra di libera scelta che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta.

Inoltre l’assistito ha a disposizione il taccuino in cui può inserire, a propria discrezione e autonomamente, i dati e documenti personali che reputa di interesse per gli operatori sanitari che dovessero prenderlo in cura.

A breve, inoltre, potranno essere inseriti anche:

  • Lettera di dimissione ospedaliera
  • Verbale di pronto soccorso
  • Referto di radiologia
  • Documento di esenzione
  • Referto di specialistica ambulatoriale
  • Referto di anatomia patologica
  • Prescrizione dematerializzata
  • Erogazione farmaceutica e specialistica
  • Taccuino
  • Dossier farmaceutico
  • Vaccinazioni.
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