LA CONVENZIONE

Finmeccanica “adotta” Pompei

La convenzione firmata con il Mibact prevede la donazione di tecnologie e servizi innovativi per la tutela e il monitoraggio del sito archeologico. In campo Selex Es e Telespazio. Il ministro Franceschini: “Un modello da replicare”

Pubblicato il 03 Apr 2014

F.Me.

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Finmeccanica scende in campo per Pompei. La holding ha infatti sigliato una convenzione con il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (MiBact) per la donazione o di tecnologie e servizi innovativi per il monitoraggio e la tutela del sito archeologico campano.

“Il Ministero ha ritenuto di firmare questo accordo per ridurre il livello di degrado e promuovere una conoscenza del sito archeologico attraverso gli approfondimenti scientifici e le tecnologie che le due società, Selex e Telespazio, che il gruppo Finmeccanica mette a disposizione – spiega il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini – L’iniziativa di oggi non è una sponsorizzazione, che avrebbe caratteristiche giuridiche diverse, ma un atto di liberalità da parte di Finmeccanica. Spero che questa soluzionevenga allargata anche ad altri siti culturali e colgo l’occasione per invitare altri gruppi a farsi avanti, senza ricorrere all’alibi dei ritardi burocratici, perché con questa soluzione non ci sono”.

Il Gruppo Finmeccanica donerà al sito di Pompei le tecnologie e i servizi innovativi identificati dalla convenzione per aiutare i soggetti preposti alla tutela e alla valorizzazione del sito. L’accordo ha visto il coinvolgimento attivo – oltre che di Selex ES e di Telespazio, le aziende della holding coivolte nel progetto – anche di tutte le realtà istituzionali interessate (MiBact, Grande Progetto Pompei, Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, Direzione Generale per le Antichità) che hanno delineato tre aree prioritarie : rischi da dissesto idrogeologico, gestione dell’operatività del sito e diagnosi dei manufatti e delle strutture.

L’intervento sarà pienamente operativo entro dicembre, con l’assistenza Finmeccanica assicurata per 3 anni e un costo di 1,7 milioni per il gruppo.

“Abbiamo ritenuto che se Finmeccanica voleva tenere fede alla sua immagine e alla sua missione di campione nazionale di alta tecnologia e di azienda socialmente responsabile non poteva mancare questa occasione – sottolinea il presidente di Finmeccanica Gianni De Gennaro – Da questo nasce il progetto Pompei, l’idea di adottare attraverso la tecnologia il sito di Pompei”, dice . “Lo slogan che abbiamo scelto è ‘Per portare il passato nel futuro attraverso la tecnologia’. Il progetto consente “non solo di impegnare il soggetto privato a occuparsi del patrimonio collettivo ma anche di crescita culturale dell’azienda”.

Finmeccanica fornirà agli addetti del sito strumenti innovativi per la visualizzazione – anche su apparati mobili – dei risultati del monitoraggio satellitare interferometrico e di una rilevazione in loco mediante reti di sensori wireless, finalizzati all’identificazione di movimenti lenti di terreni e strutture a supporto del controllo della stabilità del sito. Si realizzerà un sistema completo, a copertura dell’intero processo che va dall’acquisizione di dati, alla fruizione dell’informazione attraverso una piattaforma dedicata.

Il servizio di monitoraggio interferometrico, sviluppato da Telespazio fornisce dati relativi agli spostamenti lenti di terreni e manufatti sia sull’intero sito di Pompei Scavi, che sulle aree limitrofe (per un totale di circa 10 km²), consentendo anche un’analisi del contesto circostante l’area degli scavi che permetta ai responsabili di pianificare azioni di prevenzione o rispondere alle emergenze. Il servizio utilizza dati della costellazione satellitare Cosmo-SkyMed, gestita dall’Agenzia Spaziale
Italiana, dotata di sensori radar in grado di riprendere immagini della Terra di giorno e di notte e in ogni condizione meteorologica. I dati Cosmo-SkyMed hanno un’altissima risoluzione geometrica al suolo e consentono di effettuare monitoraggi regolari dei movimenti del terreno.

Il servizio si articola in due fasi: l’analisi storica del trend degli spostamenti di punti rilevati su un periodo di circa due anni precedenti l’inizio dei lavori e il servizio di monitoraggio mensile per la durata triennale della convenzione. “La tecnica utilizzata, essendo basata su rilievi satellitari – puntualizza la nota – consente di monitorare con altissima precisione gli spostamenti lenti di punti localizzati all’interno dell’area di interesse (densità stimata superiore ai 10.000 punti per km²)”.

Una seconda serie di dati proverrà da reti wireless per l’“early warning” predisposta da Selex ES, in grado di fornire informazioni in real-time relative a specifiche aree del sito. Il servizio nel suo complesso sarà reso accessibile via web attraverso l’infrastruttura fornita da e-Geos, e quindi fruibile tramite browser internet. L’accesso sarà regolato attraverso un sistema di profilazione sicuro. Le utenze con diritto di accesso saranno gestite da MiBact stesso, il cui personale verrà formato da Finmeccanica all’utilizzo della piattaforma.

Si collocano in questo filone la messa in servizio di un sistema sicuro per l’interoperabilità delle comunicazioni radio mobili per il sito archeologico e l’implementazione di Application Collaborative disponibili su smartphone di utenti predefiniti (addetti alla sicurezza, enti tecnic). Il sistema permetterà agli operatori preposti alla sicurezza, dotati di apparati radio (sia radio analogiche, che apparati Tetra) di comunicare in modo integrato assicurando il massimo coordinamento nello svolgimento delle attività di controllo e prevenzione all’interno del sito.

La tecnologia di riferimento è quella Tetra fornita da Selex ES, specificamente definita per applicazioni di sicurezza e controllo del territorio. Saranno forniti apparati radio professionali con caratteristiche specifiche per lo scopo. Le Smart Application consistono in un servizio collaborativo per utenza amica (operatori del sito, personale di sicurezza), che permette, attraverso applicazioni su smartphone, di inviare allarmi o messaggi per la segnalazione tempestiva di situazioni anomale o per la richiesta di soccorso. Grazie all’applicazione l’utente viene localizzato all’interno del sito archeologico di Pompei e la sua posizione, oltre alla tipologia di intervento richiesto, viene comunicata agli operatori presso la sala di controllo del sito che si occuperanno di attuare le azioni conseguenti coinvolgendo le organizzazioni competenti.

Finmeccanica, sempre attraverso un prodotto di Selex ES, ha condiviso con i referenti del sito archeologico la possibilità di fornire un servizio di telerilevamento a terra mediante l’utilizzo di strumenti iperspettrali per l’acquisizione di immagini e firme spettrali dei diversi materiali e componenti chimici presenti su zone individuate come critiche o di interesse dagli esperti e dai responsabili del sito Pompei.

Lo strumento consente di fornire ai responsabili della conservazione del patrimonio artistico sia elementi per effettuare una diagnosi per la pianificazione degli interventi ritenuti opportuni, sia una documentazione di alto contenuto informativo derivata dal dato iperspettrale (mappe derivate in falso colore e classificazioni). I dati raccolti saranno elaborati e resi disponibili a tecnici del ministero per consultazioni ed analisi e costituiranno un archivio digitale dei beni osservati.

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