GIUSTIZIA

Fisco, manager Apple Irlanda patteggia a Milano: multa da 45mila euro

Per Michael O’Sullivan condanna a sei mesi di reclusione convertita in pena pecuniaria. Rispondeva di omessa dichiarazione dei redditi insieme a due dirigenti italiani, per i quali è stata chiesta l’archiviazione

Pubblicato il 27 Ott 2016

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Una pena di sei mesi di reclusione, convertita in 45mila euro di multa. E’ il risultato del patteggiamento accolto dal giudice di Milano Elisabetta Meyer e concordato con la procura di Milano per Michael O’Sullivan, legale rappresentante di Apple Sales International, che ha sede in Irlanda. O’Sullivan risponde di omessa dichiarazione dei redditi insieme ad altri due manager italiani, per i quali i pm hanno avanzato un’istanza di archiviazione. La richiesta di patteggiamento ratificata ieri è arrivata dopo che il colosso di Cupertino, nel dicembre 2015, aveva chiuso il contenzioso tributario con l’Agenzia delle Entrate, versando al fisco circa 318 milioni di euro. L’ipotesi è di omesso versamento dell’Ires per un totale di circa 879 milioni di euro in cinque anni.

La Procura aveva chiuso le indagini oltre un anno e mezzo fa, nel marzo del 2015, a carico di Enzo Biagini, legale rappresentante e ad di Apple Italia e del direttore finanziario Mauro Cardaio, per i quali è stata chiesta l’archiviazione, e di Michael Thomas O’Sullivan, tutti accusati di omessa dichiarazione dei redditi.

A fine dicembre è poi arrivato l’accordo fiscale, con il via libera degli inquirenti, da 318 milioni di euro tra l’Agenzia delle Entrate e la multinazionale americana, che versando quella cifra ha sanato gli accertamenti tributari per gli anni tra il 2008 e il 2013.

Da quel momento i difensori degli indagati, assistiti dallo studio Severino, e i pm si sono confrontati su un eventuale patteggiamento delle pene. Scaduto il termine del primo aprile, che la Procura aveva dato per raggiungere un accordo, le difese hanno presentato una corposa memoria per chiedere l’archiviazione delle accuse.

Nei mesi scorsi, inquirenti e difese sono tornati ancora a confrontarsi e a valutare l’ipotesi di arrivare davanti a un giudice con una o più istanze di patteggiamento. E nei giorni scorsi, infine, pm e legali hanno raggiunto l’accordo per un’istanza di patteggiamento per O’Sullivan, mentre per gli altri due indagati è stata chiesta l’archiviazione.

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