LA PARTNERSHIP

Formula E, alleanza Jaguar Tcs Racing-Micro Focus: i dati per mettere il turbo

James Barclay, team principal della scuderia che si è aggiudicata con Mitch Evans le due gare di Roma del 9 e 10 aprile: “È come giocare a scacchi andando a 280 km orari. La qualità delle informazioni e i software sono fondamentali”

Pubblicato il 13 Apr 2022

jaguar tcs

Giocare una partita a scacchi contro 22 avversari mentre si guida un bolide alla velocità di 280 km orari è un’impresa che va oltre le capacità di un singolo essere umano. Per vincere c’è bisogno di un team efficiente e di un supporto tecnologico all’avanguardia, che consenta di analizzare i dati in tempo reale e supporti i concorrenti per rendere al massimo delle proprie possibilità. E’ questo il terreno che hanno in comune la Abb FormulaE, il campionato mondiale per auto elettriche della Fia, e il mondo dei data analytics. E proprio in quest’ottica rientra la partnership tecnologica siglata da Jaguar Tcs Racing, la scuderia coordinata da James Barclay, e la software company Micro Focus. Due i principali ambiti di collaborazione: da una parte gli advanced analytics, e dall’altra la cyber-resilience attraverso le soluzioni della business unit CyberRes.

Il week end del 9 e 10 aprile è stato per Jaguar Tcs Racing un momento trionfale, con le due gare vinte nella tappa di Roma dell’Abb FormulaE. A conquistare il gradino più alto del podio nel circuito cittadino dell’Eur è stato il neozelandese Micth Evans, a bordo della monoposto numero 9. L’appuntamento romano è particolarmente gradito per Evans, che si era già affermato nel 2019, seppure su una pista leggermente diversa.

Ma quali sono le caratteristiche della FormulaE, e le differenze dalla Formula 1? La prima cosa che salta alle orecchie è la silenziosità delle auto, niente motori rombanti. Ma al di là dell’inquinamento acustico, la vera sfida che si gioca su questi circuiti è quella della sostenibilità ambientale: partendo dai motori elettrici, per arrivare all’organizzazione, che è molto ridimensionata e attenta a contenere l’impatto sull’ambiente.

L’altra caratteristica della FormulaE è quella di mantenere ben saldo il legame con il mercato delle auto elettriche che andranno sul mercato in maniera sempre più ampia nei prossimi anni: le gare si corrono quasi esclusivamente su circuiti cittadini e non in piste ad hoc, e le innovazioni che vengono sperimentate dai piloti in gara sono le stesse che le case automobilistiche hanno intenzione di portare nella produzione di massa.

Si tratta quindi spesso di “stress test” su tecnologie che poi, se tutto andrò bene, troveremo sulla gamma di automobili a disposizione nelle concessionarie di tutto il mondo. E infine una caratteristica del mondo della FormulaE è che la base delle automobili, motore compreso, è uguale per tutte le scuderie, così come gli pneumatici: la differenza quindi si gioca – oltre che sull’abilità dei piloti – sui software e sulle tecnologie in grado di far rendere al meglio i mezzi, che partono tutti dallo stesso modello base.

Perché la metafora della partita a scacchi? Perché nelle gare di FormulaE non conta soltanto la velocità, ma la gestione della gara. I piloti devono trovare il giusto compromesso tra la velocità e la necessità dei mezzi di auto-ricaricare le batterie durante la corsa, e devono scegliere il momento giusto per utilizzare quell’ “Attack mode” che consente loro di ottenere 30Kw/h di potenza supplementare in alcuni momenti della gara.

Per gestire al meglio questi momenti è fondamentale per i piloti, che nella scuderia Jaguar Tcs Racing sono Sam Bird e Mitch Evans, rimanere in stretto contatto con i loro ingegneri e con tutto il team che si occupa di raccogliere e analizzare i dati che provengono dalla gara e dai continui test di simulazione.

“I dati non mentono mai – afferma Sam Bird – dedichiamo lunghe sessioni di studio per analizzarli e stabilire le strategie. Poter contare su informazioni sempre aggiornate a seconda delle condizioni meteorologiche e del circuito è un valore aggiunto fondamentale che può consentirci di fare la differenza in gara”. “Mettere insieme le sensazioni in pista del pilota con le informazioni che arrivano dai dati ci consente di settare al meglio i nostri software e di poter dare il massimo in gara”, aggiunge Mich Evans, che con i suoi 51 punti ora occupa la quarta posizione nel mondiale piloti.

“Non si tratta soltanto di essere veloci – spiega il team principal James Barclay – ma anche di mettere a punto la macchina nel modo migliore, e questo dipende dalla qualità dei dati che riusciamo a raccogliere. Ogni volta che un’auto va in pista raccogliamo terabyte di informazioni che poi dovremo trasformare in decisioni durante le sessioni di qualifica e durante le gare. Aggiorniamo il nostro software costantemente per migliorare le prestazioni gara dopo gara. In più facciamo un gran numero di simulazioni. Se nella Formula1 spesso a fare la differenza è l’aerodinamica, nella FormulaE questo ruolo lo svolge il software. Mentre noi siamo in pista e lavoriamo ai box, c’è un team nel Regno Unito che lavora sull’aggregazione e sull’analisi dei dati in tempo reale per supportarci con i risultati delle loro simulazioni e confrontarsi con gli ingegneri ai box. Da questo nascono le strategie di gara”.

Ma qual è il contributo di Micro Focus e di di CyberRes, divisione dedicata alla cybersecurity, in questo scenario? Micro Focus è specializzata in software mission-critical e su un’offerta particolarmente ampia di strumenti per l’analisi dei dati, e condivide con Jaguar Tcs Racing la mission di essere guidata dalla tecnologia per spingere le prestazioni ai limiti. La software house affianca la scuderia di FormulaE come partner per la digital transformation, per la cybersecurity delle soluzioni e per gli analytics.

Le principali aree di collaborazione tra Jaguar Tcs Racing e MicroFocus riguardano il supporto per l’advanced analytics processing, che consente al team di avere le previsioni più accurate sui punti di forza e sugli aspetti da migliorare del mezzo, rispetto anche alle prestazioni degli altri concorrenti in gara, attraverso due soluzioni principali: la piattaforma per gli analytics Vertica e Idol, piattaforma per l’analisi dei dati non strutturati basata sull’intelligenza artificiale.

Il secondo ambito di collaborazione è quello che vede in campo CyberRes, divisione specializzata in cybersecurity e cyber resilience. La sfida in questo caso è di proteggere l’accesso ai sistemi di Jaguar Tcs Racing grazie a due differenti tipi di sistemi di sicurezza: da una parte l’Identify and access management per mettere al sicuro i sistemi della scuderia da accessi non autorizzati, e per monitorare in tempo reale che non ci siano tentativi di furto delle informazioni, e dall’altra i sistemi di application security che aiutano gli sviluppatori a mettere a disposizione del team applicazioni a prova di hacker.

“Quella con Jaguar Tcs Racing non è una sponsorship ma una official technical partnership: questo vuol dire che c’è stata una volontà da parte di Jaguar Tcs Racing di identificare sul mercato quale potesse essere il best in class software che potesse aiutarli a crescere nella FormulaE – sottolinea Andrea Viola, country manager Italy di Micro Focus – Da questo rapporto di collaborazione emerge con ancora più chiarezza o il ruolo del software per gli analytics e la security. Oggi il mercato richiede a realtà come la nostra di sviluppare soluzioni e proporle in un’ottica di use case, per rispondere a precise esigenze di business dei clienti. Grazie a partnership tecnologiche con realtà che stressano le nostre soluzioni, come quella con Jaguar Tcs Racing, abbiamo un aiuto fondamentale per identificare gli use case critici, dove i data analytics e la sicurezza possono avere un impatto drammatico se non gestiti correttamente”.

Pierpaolo Alì,
“Ci sono molte analogie tra CyberRes e Jaguar Tcs Racing – spiega Pierpaolo Alì, CyberRes Director Southern Europe, Russia, CIS, CEE & Israel – innovazione, eccellenza, capacità di prendere decisioni in Real Time. Così come è importante portare a termine una gara di FormulaE, affrontando e superando eventuali ostacoli, lo stesso è per la proposta di Cyber Security di CyberRes: la sfida è di mettere a disposizione dei nostri clienti una suite di soluzioni in grado di elevare la ‘security posture’ e di fornire l’adeguato grado di resilienza. Dare quindi continuità al business anche in condizioni di difficoltà derivanti da un possibile attacco cyber”.

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