L’INIZIATIVA

Forum PA, Accademia dei videogiochi e Team digitale alleati sull’innovazione nella PA

Luca De Dominicis, presidente dell’Aiv, firma il manifesto proposto dal commissario Attias. “La produzione di intrattenimento elettronico determinante per lo sviluppo economico dell’Italia e per la digitalizzazione”

Pubblicato il 17 Mag 2019

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L’edizione che si è appena conclusa di Forum PA è stata l’occasione per l’Accademia italiana Videogiochi di collaborare con il Team per la Trasformazione digitale di Palazzo Chigi e di firmare il “Manifesto per una repubblica digitale” proposto dal commissario straordinario per l’attuazione dell’agenda digitale, Luca Attias, che ha l’obiettivo di favorire l’inclusione digitale e di migliorare l’accessibilità dei cittadini ai servizi offerti dalla PA.

“Il mondo dei videogiochi – sottolinea Luca De Dominicis (nella foto), presidente di Aiv – rappresenta un settore cardine per lo sviluppo della nostra società in un’ottica sempre più digitale. Dal 2004, anno in cui ho deciso di fondare l’Accademia Italiana Videogiochi, abbiamo scelto come priorità la promozione di una corretta educazione digitale, possibile solo tramite un approccio consapevole dei giovani alle nuove tecnologie e quindi attraverso una corretta formazione”

“Come AIV – prosegue De Dominicis– oltre a corsi di alta professionalizzazione, a cui ogni anno accedono circa 450 studenti, a gennaio 2019 abbiamo attivato un percorso di alternanza scuola-lavoro. In questo modo, entrando nelle scuole superiori e negli istituti tecnici, siamo in grado di anticipare le fasi di formazione consapevole, avvicinando al contempo i ragazzi al mondo videoludico e alle opportunità lavorative che esso offre.”

“La produzione di intrattenimento elettronico, inteso anche come la creazione di programmi per la conservazione del patrimonio artistico culturale e lo sviluppo dei cosiddetti serious game – conclude il Presidente di AIV– è determinante per lo sviluppo economico del nostro Paese e soprattutto per la sua completa digitalizzazione. Tuttavia – sebbene il giro d’affari in Italia superi 1,7 mld di euro – ad oggi non vi è alcun tipo di agevolazione per chi opera in questo comparto. La Germania e la Polonia hanno stanziato rispettivamente 50 e 30 milioni di euro per il sostegno del mercato interno indipendente. Il nostro Paese, sotto questo aspetto, ha ancora molta strada da fare.”

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