IL PROVVEDIMENTO

Gara Spc, dal Tar niente stop al subentro Fastweb-Tiscali

L’ordinanza del Tribunale del Lazio respinge il ricorso di Vodafone che chiedeva la sospensiva del nulla osta Consip al contratto quadro. E avanza un difetto di competenza, rimandando la questione di merito alla Cassazione

Pubblicato il 26 Mag 2017

Andrea Frollà

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Niente sospensiva al nulla osta di Consip per il subentro di Fastweb a Tiscali nel contratto quadro Spc. È questo l’effetto dell’ordinanza del Tar del Lazio, che ha respinto il ricorso di Vodafone in attesa di una successiva pronuncia di competenza da parte della Corte di Cassazione. Vodafone Italia si era appellata al Tribunale amministrativo del Lazio in merito al contratto per la fornitura di servizi di connettività alla Pubblica Amministrazione.

La telco aveva chiesto di sospendere il provvedimento emesso da Consip in merito al subentro di Fastweb per effetto della cessione di ramo d’azienda business enterprise di Tiscali. La richiesta di sospensione riguardava anche la nota con cui la centrale d’acquisto della PA le ha negato l’accesso alla documentazione attinente al rilascio del nulla osta.

Il Collegio del Tar, si legge nell’ordinanza, “ritiene di non avere giurisdizione nella materia di cui si controverte”. Secondo il Tribunale nella questione oggetto di esame non si rileva “l’esercizio di un potere autoritativo, che si manifesti attraverso atti di natura provvedimentale, a fronte dei quali la posizione soggettiva del privato si atteggia ad interesse legittimo bensì la mera verifica, a carattere vincolato e su basi di parità, che la vicenda soggettiva occorsa rientri in una della fattispecie” per cui “soltanto la controparte privata ha il diritto di subentrare nella titolarità del contratto”.

Ritenuto che “che tale preliminare valutazione precluda ogni ulteriore apprezzamento e che, comunque, non possano disporsi le misure cautelari richieste”, il Tribunale ha sospeso il giudizio “sino alla decisione della Corte di Cassazione sul ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione proposto da Fastweb”.

La decisione odierna del Tar, commenta Fastweb, “dà ulteriore conferma della legittimità del subentro di Fastweb nella titolarità del contratto Spc e la piena operatività dello stesso”. La telco guidata dall’Ad Alberto Calcagno ricorda che, in virtù del subentro, la società “è attivamente impegnata nella contrattualizzazione dei nuovi clienti e nella migrazione dei clienti esistenti dal vecchio contratto Spc al nuovo” e che hanno “già sottoscritto l’accordo con Fastweb, tra gli altri, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, MefDF, Equitalia, Sogei”.

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