IL FORECAST

Gartner ci ripensa: “In calo le vendite dei device”

La società di analisi taglia le stime sul 2015: in flessione tutti i segmenti tranne i telefoni cellulari, grazie ai mercati emergenti. Calano i volumi distribuiti e la spesa degli utenti finali. Sulla crisi dei pc pesa anche il super-dollaro

Pubblicato il 09 Lug 2015

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Non si ferma il declino dei Pc, soppiantati da nuovi device più agili e capaci di rispondere alle moderne esigenze della produttività e della mobilità. Ma non solo: le fluttuazioni del cambio che fanno lievitare i prezzi in alcuni Paesi giocano un ruolo importante nello scoraggiare gli acquisti. Per questo Gartner ha abbassato di 1,3 punti percentuali il suo forecast 2015 per le vendite globali di device.

Secondo le stime aggiornate, nel mondo saranno distribuiti 2,5 miliardi di device (considerando Pc, tablet, ultramobile e telefoni cellulari), un incremento dell’1,5% rispetto al 2014; tuttavia nel precedente forecast Gartner puntava su un incremento del 2,8%. Inoltre, la spesa degli utenti finali in device toccherà 606 miliardi di dollari quest’anno rappresentando, per la prima volta dal 2010, una flessione del 5,7%.

“La nostra previsione sulla crescita dei volumi distribuiti per tutti i tipi di device nel 2015 è stata ridotta dell’1,3% rispetto alle stime dello scorso trimestre”, sottolinea Ranjit Atwal, research director di Gartner, “in parte per il proseguire del rallentamento delle vendite di Pc, soprattutto in Europa occidentale, Russia e Giappone, dove pesa anche l’aumento dei prezzi risultante dalla svalutazione della moneta locale rispetto al dollaro”.

Anche la fine della migrazione da Windows XP ha influito negativamente sul mercato dei Pc nella prima metà del 2015, ma il maggiore impatto è quello del deprezzamento delle valute rispetto al dollaro, secondo Gartner. La società di ricerche prevede 300 milioni di unità distribuite nel 2015, un calo del 4,5% anno su anno. “Non ci aspettiamo una ripresa per il resto del 2015, dovremo aspettare almeno il 2016”, afferma Atwal.

Anche per il segmento dei cosiddetti ultramobile (tablet e clamshell) è prevista una contrazione nel 2015: saranno messe sui mercati 214 milioni di unità, un calo del 5,3% anno su anno. I tablet sono in flessione del 5,9% (207 milioni).

“Sul mercato dei tablet pesa il fatto che i compratori sono di meno e i cicli di vita più lunghi”, sottolinea Roberta Cozza, research director di Gartner. “Inoltre i vendor non introducono così tante innovazioni da stimolare l’acquisto. Al tempo stesso, device come gli smartwatch non appaiono così convicenti e l’impatto sul totale degli acquisti è minimo”. Secondo Gartner è invece lo smartphone a vincere come device “tutto-fare”, visto che le sue funzionalità sono sempre più estese e gli schermi più grandi. I tablet piccoli, di conseguenza, perdono appeal.

Unico segmento a crescere è dunque quello dei telefoni cellulari, pur se si tratta di una crescita che rallenta il passo, al 3,3% nel 2015. “Il mercato globale risente di performance più deboli in Cina, dove il mercato è vicino alla saturazione”, osserva Annette Zimmermann, research director di Gartner. Nei telefoni cellulari, però, il mercato è ancora sostenuto dal fatto che i prezzi, contrariamente a quanto accade per i Pc, continuano a scendere e dal traino rappresentato dai Paesi emergenti.

“I vendor che vogliono migliorare le loro performance sul mercato globale degli smartphone dovranno espandersi rapidamente al di là della Cina verso i Paesi emergenti perché qui ancora sono molto diffusi i feature phone e c’è un’ottima opportunità per una crescita a due cifre”, conclude la Zimmermann.

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