Vale 19,9 miliardi di dollari il mercato globale del software per la sicurezza, nel 2013: un aumento del 4,9% rispetto alle revenue 2012 (19 miliardi), secondo il report Market Share Analysis: Security Software, Worldwide 2013 Gartner. Ma pur sempre una crescita inferiore al previsto, e questo sia a causa della maggior trasformazione in commodity di alcuni sub-segmenti chiave, sia per la perdita di presa sul mercato di due dei cinque maggiori vendor.
“Il mercato ha sperimentato più lentamente, anche se sempre in modo sano, la crescita nel 2013. Questa crescita lievemente diluita è in parte dovuta all’incremento della trasformazione in commodity dei software di protezione degli endpoint (in particolare l’endpoint del software utente) e dei gateway per la protezione delle email: settori che nel 2013 hanno generato il 35% del totale del mercato di software di sicurezza”, dice Ruggero Contu, research director Gartner.
Il trend più forte emerso riguarda la “democratizzazione” delle minacce di sicurezza, spinte dalla grande disponibilità di software malicious e da infrastrutture (attraverso l’economia sommersa) utilizzabili per lanciare attacchi avanzati targettizzati. La nuova ubiquità delle minacce ha convinto le aziende a capire che i tradizionali approcci alla security non sono più sufficienti e a ripensare il modello investendo di più in tecnologia. “Il conseguente coinvolgimento dell’azienda nelle decisioni sugli acquisti in security ha un effetto sia positivo che negativo sul fatturato dei vendor di software – dice Contu -. Dal momento che le aziende si stanno trasformando sempre più in aziende “tecnologiche” porta con sé delle sfide sui fronti della sicurezza i dati per prevenire data breach e per proteggersi contro attacchi mirati avanzati”.
Sebbene i due top venditori siano rimasti gli stessi dell’anno scorso (Symantec in top, McAfee al secondo posto), Ibm ha preso il terzo posto quest’anno, facendo scendere al quarto posto Trend Micro (tabella 1). I top 4 venditori coprono il 39% del mercato. Per la prima volta in molti anni un grande vendor come Ibm (pur non essendo un security vendor puro) è entrato nella Top Three.
Le prime tre aree per crescita anno su anno sono Asia/Pacific (12.8%), Greater China (11%), ed Eurasia (9.3%). Sia perché partono da un livello minore in confronto ai mercati più maturi, sia per la presenza sul territorio di vendor locali e regionali. Le tre regioni più vaste (Nordamerica, Europa occidentale, mature Asia/Pacific) nel 2013 coprono l’83% del mercato della sicurezza del software, ma hanno mostrato una crescita del 4,1%, leggermente sotto la media del mercato.
La crescita sotto la media nei mercati maturi è dovuta alla saturazione dei segmenti chiave del mercato tecnologico e alla natura fortemente competitiva dei contratti per la security, guidati dalla tendenza dei vendor a espandersi in mercati adiacenti e all’ondata fusioni e acquisizioni.