CONCORRENZA

Google, Antitrust Ue avvia consultazione

Per un mese la Commissione europea raccoglierà le opinioni dei competitor sulle controproposte dell’azienda per scongiurare le sanzioni per abuso di posizione dominante. Entro l’estate il parere definitivo

Pubblicato il 26 Apr 2013

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La Commissione Ue ha avviato ieri una consultazione pubblica “della durata di un mese” per ottenere opinioni dai concorrenti di Google sul possibile abuso di posizione dominante da parte del gigante della ricerca sul web nei mercati dei motori di ricerca su internet e della pubblicità online.

Come ha spiegato Antoine Colombani, portavoce del commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia, al termine della consultazione la Commissione europea, che svolge le funzioni di ente regolatorio antitrust nell’ambito dell’Unione composta da 27 Paesi membri, si dovrebbe esprimere “prima della pausa estiva” sulle proposte avanzate da Google per sanare la sua posizione di possibile violazione delle norme di concorrenza Ue.

Nel pacchetto di proposte presentato lo scorso 12 aprile a Bruxelles, che dovrebbe essere vincolante per un periodo di 5 anni, Google si impegna a rendere chiaramente visibili agli utenti, attraverso un’etichettatura, i risultati delle ricerche che promuovono un suo servizio, distinguendolo così in modo chiaro da quelli dei suoi competitor. La società evidenzierà inoltre i link ai motori di ricerca verticali concorrenti. Il rispetto degli impegni sarà monitorato da un amministratore fiduciario.

Ma, subito dopo la decisione della Commissione Ue di sottoporre alle parti interessate le misure proposte da Google, è intervenuta l’organizzazione europea dei consumatori, il Beuc, per esprimere “delusione”’ perché a suo dire le proposte “non possono raggiungere in modo credibile” gli obiettivi. “Il nodo della questione – ha sottolineato il direttore generale del Beuc, Monique Goyens – è assicurare scelte eque e non discriminatorie per i consumatori europei sradicando al contempo l’attuale comportamento anticompetitivo in quello che è essenzialmente un monopolio”. Goyens ha poi sottolineato che l’etichettatura dei risultati delle ricerche “non deve essere la sola soluzione”. Il Beuc invierà le sue osservazioni al commissario alla concorrenza Joaquin Almunia.

L’indagine contro Google era stata aperta dalla Commissione europea il 30 novembre 2010 a seguito delle denunce presentate da alcune società, tra le quali il portale Ciao, rilevato nel 2008 da Microsoft. La stessa Microsoft ha depositato nel 2011 un ricorso contro Google, puntando l’indice sull’abuso di posizione dominante del search engine. Anche i siti di viaggi Expedia e TripAdvisor si sono rivolti alla Commissione europea, nell’ambito dell’inchiesta aperta contro il gigante Internet per abuso di propria posizione dominante.

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