IL CASO

Google, Antitrust Ue pronto ad aprire dossier Android

Forse già a ottobre l’indagine formale sull’eventuale abuso di posizione dominante da parte di Google, che costringerebbe i produttori di cellulari a pre-caricare i servizi a scapito di app e servizi concorrenti

Pubblicato il 01 Ago 2014

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L’Antitrust dell’Unione europea starebbe preparando un’indagine sulla posizione dominante del sistema operativo Android di Google, secondo quanto rivelano due fonti confidenziali all’agenzia di stampa Reuters. La Commissione europea starebbe infatti lavorando sui documenti preparatori del dossier che dovrà valutare se Google abusa della posizione di mercato di Android (ha uno share dell’80%) promuovendo i propri servizi, come ricerca e mappe, a danno della concorrenza.

Solo un mese fa il Wall Street Journal riferiva che l’Antitrust europeo era pronto ad aprire un’inchiesta su Android, dopo il reclamo ricevuto da un’azienda portoghese, la Aptoide, che aveva lamentato da parte di Google un comportamento anti-concorrenziale. Aptoide gestisce un marketplace per applicazioni mobili e ha sostenuto di fronte alla Commissione Ue che Big G sfrutta la sua posizione dominante sul mercato degli smartphone per spingere gli utenti via dagli app store rivali a favore del suo Google Play.

In precedenza l’Antitrust europeo aveva ricevuto altri esposti da parte di Nokia, Microsoft, Oracle e altre aziende che hanno accusato Google di comportamento anticompetitivo per il modo in cui usa Android per promuovere le proprie applicazioni sugli smartphone. In questo caso, il gruppo di aziende capitanato da Nokia e Microsoft ha sostenuto che i produttori di smartphone con sistema Android che vogliono includere applicazioni di Google come le Mappe, YouTube o Play sono costretti anche a pre-caricare un’intera suite di servizi mobili di Google e dar loro una posizione di default prominente sullo schermo del telefono.

Dopo un primo richiamo al colosso di Mountain View, la Commissione europea sembra pronta adesso a passare all’azione: nelle ultime settimane ha intensificato le sue ricerche mandando dei questionari a un gruppo di aziende per raccogliere dettagli sul comportamento di Google, sottoponendo oltre 40 domande molto più puntuali e specifiche rispetto a quelle contenute nei questionari spediti sullo stesso tema già nel 2011 e nel 2013.

Per esempio, in uno dei questionari viene chiesto se Google esige che queste aziende non pre-installino sui device mobili applicazioni, prodotti o servizi che sono in concorrenza con quelli di Google, come il suo motore di ricerca, le sue mappe e il suo app store. Le aziende cui la Commissione si è rivolta devono fornire risposte sul comportamento tenuto da Google dal 2007 a oggi e hanno tempo fino a inizio settembre per inviare la documentazione.

Secondo Reuters, la Commissione europea aprirà probabilmente un’inchiesta formale su Android a ottobre, una volta visionati i questionari.

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