Google esplora le bellezze dell’arte mondiale in hangout. Da domani, in diretta dal Moma di New York, prende il via il progetto Art Talks: ogni mese curatori, direttori di musei, storici ed educatori di alcune delle istituzioni culturali più rinomate del mondo racconteranno le storie nascoste dietro alcune opere, spiegheranno come si cura una mostra e offriranno spunti per comprendere alcuni dei capolavori esposti o degli artisti che li hanno realizzati.
Tutti gli appuntamenti saranno visibili in hangout, sorta di piazza virtuale dove dialogare faccia a faccia con altre persone, in diretta sulla pagina Google+ dedicata a Google Art Project o successivamente sul canale YouTube Google Art Project.
Il primo hangout è con Deborah Howes, director of Digital learning del Moma, che, insieme a un gruppo di artisti e studenti, discuterà di come insegnare arte on-line.
Il 20 marzo, Caroline Campbell e Arnika Schmidt della National Gallery di Londra discuteranno delle rappresentazioni del nudo femminile.
Nel mese di aprile invece un panel, guidato da Peter Parshall, curatore alla National Gallery of Art di Washington, parlerà di una delle opere più popolari all’interno di Google Art Project: la “Torre di Babele” di Bruegel. In programma per i mesi a venire ulteriori appuntamenti che vedranno protagonisti i curatori di istituzioni di alto profilo come il Metropolitan Museum of Art, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il Museo Nacional de Arte in Messico e il Museo di arte Islamica in Qatar.
L’iniziativa conferma l’impegno di BigG per l’arte e la cultura e si inserisce all’interno del Google Art project, il progetto nato nel 2011 dalla collaborazione tra il re dei motori di ricerca e le più importanti istituzioni d’arte mondiali. La piattaforma di Art Project consente di ammirare migliaia di opere d’arte ad altissima risoluzione, effettuare tour virtuali all’interno degli edifici che le ospitano, creare raccolte personalizzate e condividerle con altre persone. Milioni di persone nel mondo grazie a questa iniziativa hanno l’opportunità di scoprire e apprezzare l’arte in modo nuovo, al di là di ogni barriera geografica.