IL CASO

Google, la filiale russa pronta a dichiarare bancarotta

Dopo mesi di sanzioni inflitte dalle autorità di Mosca a far traboccare il vaso il sequestro del conto bancario, che impedisce alla società di pagare dipendenti e fornitori. Per ora i servizi tra cui Search, Maps e Gmail, continueranno a essere disponibili

Pubblicato il 19 Mag 2022

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La filiale russa di Google prevede di dichiarare bancarotta. Le autorità di Mosca hanno infatti sequestrato il conto bancario della società, rendendo così impossibile pagare il personale e i fornitori. I servizi gratuiti, tra cui la Ricerca, YouTube, Gmail, Maps, Android e Play, continueranno comunque a funzionare, secondo quanto riportato ieri da un portavoce di del gruppo. Google aveva già sospeso la maggior parte delle sue operazioni commerciali in Russia, compresa tutta la pubblicità, dopo che la censura sulle comunicazioni, imposta dal governo, aveva accusato YouTube di diffondere disinformazione e alimentare proteste.

I contrasti con le autorità di Mosca

La sussidiaria russa di Alphabet – che rappresenta l’1% delle sue entrate, ovvero circa 2,6 miliardi di dollari – è in realtà sotto pressione da mesi per non aver cancellato i contenuti che Mosca ritiene illegali e per aver limitato l’accesso ad alcuni media locali su YouTube. Come riporta Cnbc, un canale televisivo di proprietà di un uomo d’affari russo estromesso dalla piattaforma ha dichiarato ad aprile che gli ufficiali giudiziari avevano sequestrato un miliardo di rubli (circa 15 milioni di dollari) da Google per il mancato ripristino dell’accesso al suo account YouTube. l database del Servizio federale degli ufficiali giudiziari russi mettono in realtà in evidenza due sequestri da metà marzo, senza però specificare gli importi o altre multe e spese di esecuzione.

A dicembre, la Russia ha consegnato a Google un addebito di 7,2 miliardi di rubli per ciò che secondo Mosca era una ripetuta mancata cancellazione di contenuti che la Russia considera illegali, la prima sanzione basata sulle entrate di questo tipo di casi in Russia. Tale multa è aumentata di 506 milioni di rubli a causa di una tassa di esecuzione, hanno mostrato i dati degli ufficiali giudiziari.

Ciononostante, in settimana le autorità russe hanno precisato che non avevano in programma di bloccare YouTube, riconoscendo che una mossa del genere avrebbe penalizzato gli utenti russi.

Google d’altra parte ha comunicato di aver trasferito molti dei suoi dipendenti fuori dalla Russia da quando Mosca ha iniziato l’invasione in Ucraina il 24 febbraio. Ma alcuni avevano scelto di restare. Una nota pubblicata sul registro ufficiale russo Fedresurs afferma che la filiale di Google intendeva dichiarare bancarotta e dal 22 marzo aveva previsto “l’incapacità di adempiere ai propri obblighi monetari”, inclusi indennità di fine rapporto, retribuzione per il personale attuale ed ex e pagamenti obbligatori tempestivi.

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