STRATEGIE

Google punta sull’India, investimento da 10 miliardi

Il ceo Sundar Pichai: “In campo un mix di investimenti, partnership e azioni dirette sul mercato”. Focus sulle infrastrutture e l’ecosistema digitale

Pubblicato il 14 Lug 2020

Antonio Dini

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Alphabet, l’azienda capogruppo di Google e YouTube, investirà 10 miliardi di dollari nella trasformazione digitale dell’India. L’investimento verrà effettuato nei prossimi 5-7 anni attraverso il veicolo di un fondo per la digitalizzazione, con investimenti azionari, joint venture e altri accordi per stimolare i processi di trasformazione digitale dell’India, uno dei più grandi mercati per i servizi internet al mondo.

“Faremo tutto questo – ha spiegato il ceo di Alphabet, Sundar Pichai durante l’evento ‘Google for India’ che si è tenuto in streaming – attraverso un mix di investimenti, partnership, e azioni dirette sul mercato, con investimenti sulle infrastrutture e l’ecosistema in generale”.

L’importanza strategica degli investimenti di Alphabet in India è stata sottolineata da Pichai: “Tutto questo riflette la nostra fiducia sul futuro dell’india e della sua economia digitale”.

L’investimento da 10 miliardi di dollari è il più grande che sia mai stato fatto da Google in India. “Siamo particolarmente focalizzati – ha evidenziato – nell’assicurarci che Internet si espanda oltre l’Inglese e alle altre lingue a lui vicine. Questa è una strategia che consideriamo molto importante per noi”.

Google vuole spingere la crescita di internet in India, dove attualmente ci sono mezzo miliardo di utenti attivi, per riuscire a portarne online un altro mezzo miliardo. 

Google, oltre agli investimenti attraverso il suo fondo, vuole anche fare investimenti diretti mirati in India in alcuna aree come l’intelligenza artificiale e l’educazione.

Non è la prima volta che l’India compare nel radar di Google. L’azienda ha già fatto una serie di investimenti diretti e indiretti in startup indiane, come ad esempio l’app per le consegne di quartiere Dunzo. Inoltre, la vicinanza al subcontinente indiano non è solo per via del business: Alphabet ha un legame forte con l’India dato che Pichai, che è entrato in Google nel 2004 ed è ritenuto il creatore del browser Chrome, è indiano per nascita e formazione.

Inoltre, il sistema operativo di Google, Android, è utilizzato da circa mezzo miliardi di smartphone in India mentre l’azienda ha una serie di legami molto stretti con produttori locali per realizzare apparecchi a bassissimo costo, adatto a un mercato povero ma in forte crescita e finalizzati all’idea di portare in rete più persone il più rapidamente possibile.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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