LA TRIMESTRALE

Google, utili sopra le attese: il cfo Ruth Porat incassa il primo successo

Nel secondo trimestre profitti netti a 3,93 miliardi, in rialzo del 17%. Ricavi a 17,73 miliardi (+18). Premiato il piano di disciplina dei costi messo in campo dal nuovo direttore finanziario

Pubblicato il 17 Lug 2015

F.Me.

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Per la prima volta negli ultimi sei trimestri, Google ha diffuso una trimestrale con utili oltre le stime. Nel secondo trimestre gli utili netti sono arrivati a 3,93 miliardi di dollari, in rialzo del 17% dai 3,35 miliardi dell’anno prima. Al netto di voci straordinarie, i profitti sono saliti a 6,99 dollari per azione da 4,99 dollari contro stime degli analisti per 6,7 dollari.

I ricavi sono stati pari a 17,73 miliardi di dollari, leggermente meno delle stime. Escludendo fluttuazioni valutarie, ha spiegato il gruppo, Google avrebbe generato 1,1 miliardi di ricavi in più segnando dunque un rialzo del dato del 18%. Al netto di costi per l’acquisizione, il fatturato è cresciuto del 13% a 14,35 miliardi portandosi sopra il consensus per 14,27 miliardi.

I costi hanno raggiunto i 12,9 miliardi di dollari, in aumento del 10% sul secondo trimestre 2014 ma in ribasso rispetto al +13%
visto nei primi tre mesi dell’anno in corso e del +22% nel periodo ottobre-dicembre. Nonostante un aumento degli investimenti al di fuori del business della ricerca online, la strategia di gestione delle spese dell’amministratore delegato Larry Page sta dunque premiando, forse anche grazie al neo direttore finanziario strappato lo scorso maggio a Morgan Stanley. E’ proprio su Ruth Porat che gli investitori puntano per una maggiore disciplina dei costi. In una nota a commento dei conti, il Cfo ha promesso che esercità “grande cura nell’allocazione delle risorse”.

I paid click sono cresciuti del 18% (gli inserzionisti pagano Google solo se gli utenti cliccano su una delle loro pubblicità). Tuttavia il costo per ogni click – o il prezzo medio versato dagli inserzionisti per pubblicare un messaggio promozionale – è sceso più velocemente delle stime (-11% rispetto all’anno prima dopo il -7% annuale visto tra gennaio e marzo).

Al 30 giugno scorso il numero dei dipendenti è salito a 57.148 da 48.584 di 12 mesi prima.

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