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“Google viola la privacy degli studenti”, l’allarme arriva dagli Usa

L’Electronic frontier foundation ha inviato una denuncia alla Federal trade commission: la funzione Sync installata sui computer Chromebook e sulle app per la scuola raccoglierebbe illecitamente dati e informazioni

Pubblicato il 02 Dic 2015

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Google “invade” la privacy degli studenti che usano i computer Chromebook e le altre applicazioni di BigG pensate per il mondo della scuola. L’accusa arriva dalla Electronic frontier foundation (Eff) che ha per questo inviato una denuncia alla Federal trade commission (Ftc), l’autorità antitrust statunitense. Ma il colosso di internet si difende e sottolinea che non sta facendo niente di sbagliato.

La Eff sostiene che Google abbia configurato i suoi Chromebook in un modo tale da raccogliere informazioni sulle ricerche online degli studenti, sulle loro abitudini per quanto riguarda la fruizione di video online. In particolare gli attivisti ce l’hanno con la funzione “Sync” del browser per il web Chrome che sarebbe abilitata di default anche sui Chromebook per le scuole e che consentirebbe a Google di tracciare e salvare dati. La fondazione accusa la compagnia di passare al setaccio le attività degli studenti, dalla scuola materna fino all’ultimo anno delle superiori, per migliorare i suoi servizi online. La denuncia sostiene anche che la conservazione e l’analisi dei profili degli studenti da parte di Google violi un impegno a favore della privacy che la stessa azienda ha siglato un anno fa insieme ad altre 200 compagnie. Google, come riportato dall’AP, ha risposto che i suoi servizi “permettono a studenti di ogni luogo di imparare e mantenere le loro informazioni private e sicure”.

Nel 2014 un gruppo di ragazzi Usa aveva denunciato Google con l’accusa di spiare i loro dati attraverso Gmail, sempre tramite gli strumenti di Apps for Education.

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