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Groupon compra TMon e rilancia sull’e-commerce

Il gigante delle vendite via e-mail conclude con LivingSocial un affare da 260 milioni di dollari per l’acquisizione della coreana Ticket Monster. Un modo per iniziare a svincolarsi dal flash sale via posta elettronica e rafforzarsi nel commercio elettronico mobile

Pubblicato il 08 Nov 2013

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Almeno cento milioni di dollari cash, e fino a 160 milioni di dollari in azioni. Groupon si è impegnato a pagare un prezzo complessivo di 260 milioni di dollari per acquisire da LivingSocial, di cui è il principale concorrente, la controllata coreana Ticket Monster. A dare la notizia è AllThingsD, sito statunitense specializzato in tecnologia.

Che LivingSocial avesse intenzione di cedere TMon, di cui aveva il controllo dal 2011, era una voce che circolava da tempo, ma ora l’affare è in dirittura d’arrivo, e dovrebbe chiudersi definitivamente entro la prima metà del 2014.

Ticket Monster è perfetta per Groupon visto che stiamo continuando la transizione del nostro modello aziendale dal flash sale tramite email all’e-commerce mobile – afferma Eric Lefkofsky, Ceo di GrouponTicket Monster ha un mercato molto vivo e in crescita, in una delle piazze più grandi del mondo per l’e-commerce”.

I proventi di questa vendita forniranno a LivingSocial una riserva finanziaria in più per concentrarsi sul suo core business negli Stati Uniti. A confermarlo anche una recente intervista di John Bax, Cfo di LivingSocial, che aveva lasciato intendere che l’azienda potrebbe velocemente vendere i 16,5 milioni di azioni di Groupon che si stima facciano parte dell’accordo tra le due società su TMon.

Una chiave di lettura della decisione di Groupon di rilevare l’azienda coreana si può dedurre dalle recenti dichiarazioni di Lefkofsky, che ha sottolineato come i cambiamenti apportati da Gmail nel filtraggio delle “marketing email”, come quelle di Groupon, avrebbero causato una calo dei messaggi aperti nel terzo quarto del 2013, e che questo avrebbe avuto un leggero impatto sui risultati finanziari. Un campanello d’allarme che potrebbe aver suggerito a Groupon di correre ai ripari acquisendo una società come TMon, che deve alle email meno del 10% dei propri introiti.

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