REGULATION

Guerra sulla net neutrality, le web company all’attacco

Airbnb, Twitter e altre 200 società Internet scrivono al regolatore americano per scongiurare la nuova “versione” delle regole: “Abolire le leggi sulla neutralità è un danno per l’economia”. La Fcc replica: “L’approccio light-touch favorisce gli investimenti in reti broadband”

Pubblicato il 28 Nov 2017

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Airbnb, Reddit, Shutterstock, Etsy, Pinterest, Square, Twitter, Vimeo: ci sono anche alcuni big nella lunga lista (oltre 200) di Internet companies che hanno inviato una lettera alla Federal Communications Commission per chiedere di riconsiderare l’intenzione di stralciare le regole sulla neutralità della rete approvate durante la presidenza di Barack Obama e redatte dall’allora numero uno della Commission, Tom Wheeler. Nella lettera rivolta al nuovo presidente dell’ente regolatore, Ajit Pai, i player di Internet chiedono di fare un passo indietro e lasciare intoccate le regole.

Il Repubblicano Pai, nominato da Donald Trump alla guida della Fcc a gennaio, ha presentato la scorsa settimana il progetto della commissione di abolire la norma sulla net neutrality approvata dal regolatore nel 2015 (allora a maggioranza Democratica). Questa norma ha equiparato i fornitori del servizio di banda larga a delle utility, considerandoli fornitori di un servizio pubblico e quindi passibili di un maggiore intervento regolatorio. Allora la Fcc e Obama hanno ritenuto di dover imporre ai fornitori della banda larga l’obbligo di far viaggiare sulle loro reti i contenuti senza discriminazione. L’elezione di Trump ha inaugurato una nuova era di deregulation amica del mondo imprenditoriale e la norma sulla neutralità della rete, da sempre molto contestata dalle telco, è finita tra le tante leggi dell’era Obama da stralciare.

Non è però detta l’ultima parola, perché la Fcc dovrà votare il 14 dicembre sull’abolizione eventuale delle norme e ora i player di Internet provano a fare pressione sul Pai e i commissari Repubblicani. Contro i grandi Isp come At&t, Comcast e Verizon, desiderosi di gestire e controllare l’accesso dei consumatori ai contenuti che transitano sulle loro reti, Airbnb, Twitter e le altre Internet companies (tra cui Tumblr, di proprietà di Verizon, Automattic, proprietaria di WordPress, Foursquare, GitHub, Sonos e Squarespace), sostengono che rallentare, selezionare o bloccare i contenuti o servizi online cui si accede sarebbe un danno per l’economia americana. Non a caso la lettera è stata spedita nel Cyber Monday, giorno conclusivo di un weekend di super-shopping su Internet.

“Il Cyber Monday ha fatturato 3,5 miliardi di dollari online, il Black Friday 3 miliardi. Questa crescita economica è possibile grazie a un Internet libero e aperto. Le regole sulla neutralità della rete permettono alle aziende di competere tutte sullo stesso piano”, si legge nella lettera.”Abilire le norme sulla net neutrality vuol dire mettere in posizione di svantaggio le aziende medio-piccole e impedire alle aziende più innovative di entrare sul mercato”. La Fcc ha replicato in una nota ufficiale: “Le aziende di Internet come Twitter sono fiorite prima dell’entrata in vigore delle leggi sulla neutralità della rete del 2015, ovvero nell’epoca delle regole ligh-touch. Ora il presidente Pai vuole tornare a quel quadro normativo che può far crescere gli investimenti nelle reti in banda larga e connettere più americani ai servizi che le aziende offrono online”. Non sembrano esserci molti dubbi su come andrà il voto del 14 dicembre.

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