L'INIZIATIVA

I supercomputer della ricerca italiana in campo contro il Coronavirus

Cineca, Cmcc, Enea, Infn-Cnaf mettono a disposizione oltre otto milioni di ore di calcolo. Via al bando per selezionare i progetti

Pubblicato il 08 Mag 2020

Antonio Dini

supercomputer

La pubblica amministrazione italiana ha messo a disposizione le sue principali strutture di supercalcolo per sostenere la lotta al Coronavirus. Tramite un bando ad accesso veloce i ricercatori impegnati in progetti sul contenimento dell’epidemia di Covid-19 potranno accedere infatti alle migliori risorse informatiche italiane, che vengono messe a disposizione dal Cineca (il Consorzio Interuniversitario per il Calcolo Automatico), il Cmcc (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e l’Infn-Cnaf (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). Ha promosso l’iniziativa l’Associazione Big Data assieme alla fondazione internazionale “Big Data and Artificial Intelligence for Human Development”. I progetti saranno esaminati in pochi giorni, e potranno subito partire non appena chiuso il bando ad accesso veloce.

L’obiettivo è sostenere gruppi di ricerca, pubblici e privati, impegnati in progetti contro il coronavirus con oltre 8 milioni di ore di calcolo: il Cineca garantirà un contributo iniziale di 150mila ore-nodo (cioè ore in cui viene impegnato ciascun nodo di calcolo, sulla falsariga della misura delle ore-uomo per lo svolgimento di un lavoro) del supercomputer Marconi 100 e risorse aggiuntive sull’infrastruttura di calcolo ad alta performance Hpc Galileo. Il Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici metterà a disposizione 500mila ore-nodo al mese dell’infrastruttura di calcolo Zeus del suo Centro di supercalcolo situato a Lecce. L’Enea metterà a disposizione 200mila ore-nodo dei sistemi Cresco. Infine, l’Istituto nazionale di fisica nucleare metterà a disposizione 100mila ore-nodo di computazione ad alta performance.

Il bando prevede l’accesso semplificato ai principali sistemi di supercalcolo nazionali per un’ampia tipologia di progetti. Non ci sono limiti disciplinari: nel bando si fa riferimento ad argomenti come ricerca biomolecolare, biochimica, bioinformatica, bio-simulazioni, analisi epidemiologiche, mitigazione dell’impatto della pandemia.

L’iniziativa risponde alla crescente richiesta di risorse di calcolo emersa in seguito alla pandemia, ed è volta a sostenere progetti di ricerca su diversi aspetti in cui l’uso dei supercalcolatori è abilitante per la gestione di simulazioni scientifiche e la gestione di grandi moli di dati, scientifici e tecnologici: l’identificazione di terapie, lo studio di anticorpi virali, la conoscenza della struttura molecolare del virus e delle sue mutazioni, la preparazione di vaccini, oltre all’elaborazione di modelli di diffusione e contenimento di Covid-19.

In particolare, il bando tiene in considerazione l’esigenza dei gruppi di lavoro di poter procedere celermente con le ricerche. L’iniziativa infatti prevede la possibilità di presentare i progetti in via continuativa. Inoltre, le proposte saranno valutate contestualmente alla sottomissione, in un paio di giorni, da una commissione tecnico-scientifica, e potranno subito partire. I ricercatori di tutte le nazionalità, purché affiliati a istituzioni italiane sia pubbliche sia private, possono presentare i propri progetti di ricerca.

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