LA SFIDA 2023

I tech buyer alla prova outsourcing e inflazione: come gestire i budget?

Determinante capire dove indirizzare gli investimenti in tempi di incertezza economica. Il prezzo dei servizi professionali continuerà a salire nei prossimi 18-24 mesi mentre l’impatto sarà più contenuto sugli accordi pluriennali poiché i fornitori sfrutteranno i vantaggi dell’offshoring, dell’automazione e dell’efficienza delle offerte standard. L’analisi di Idc

Pubblicato il 08 Mar 2023

Patrizia Licata

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Nell’outsourcing It le aziende devono ormai tenere in considerazione i tassi di inflazione e il costo della manodopera per valutare attentamente il rapporto qualità-prezzo e prevedere la loro spesa. La metà dell’Unione europea e un terzo del mondo affronteranno la recessione nel 2023, ha detto il Fondo monetario internazionale. Il Fmi ha calcolato un tasso di inflazione globale dell’8,8% nel 2022 (contro 4,7% nel 2021), che scenderà al 6% nel 2023 e al 4,1% nel 2024. Nell’eurozona l’inflazione annuale  dicembre 2022 è stata del 9,2% (stime Eurostat) contro il 10,1% di novembre 2022.

Per chi compra servizi It gestiti si tratta di comprendere tutti questi trend per fare previsione sul budget, come si legge in un’analisi di Idc.

Oggi sia i comportamenti dell’acquirente che quelli del fornitore si sono adattati a una nuova realtà in cui è più probabile che l’inflazione resti. Le ragioni degli aumenti dei prezzi potrebbero cambiare, così come le aree dell’It più colpite, ma navigare in uno scenario di aumento dei prezzi per forniture, servizi e talenti It rimane la sfida del 2023.

Il costo della manodopera It

L’unico vero fatto delle previsioni è che sono sempre sbagliate, scrive Idc. Tuttavia, più dati si hanno a disposizione migliore è l’accuratezza delle previsioni grazie a analytics avannzati.

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Idc, in base ai suoi servizi di benchmarking e analisi, con cui accorpa i dati sui prezzi di mercato estratti dai contratti di outsourcing It firmati negli ultimi 12-18 mesi, e afferma che l’inflazione ha avuto un impatto diretto sul prezzo di mercato per i servizi It esternalizzati e sui costi del lavoro.

In media si osservano riduzioni annuali dei prezzi tra il 5% e il 10%  per i servizi di infrastruttura It in outsourcing come la gestione di server, storage e dispositivi di rete, perché i clienti finali hanno beneficiato delle economie di scala e dell’automazione offerte dai provider.

Negli ultimi due anni, invece, le tradizionali riduzioni dei prezzi anno su anno si sono ridotte sostanzialmente e persino invertite per i servizi It con un alto contenuto di manodopera diretta, come il service desk e il deskside support.

In particolare, il costo per fornire servizi professionali continua ad aumentare, a causa della forte domanda di questo servizio e di una corrispondente carenza critica di competenze It.

La trasformazione digitale in Europa

Idc indica anche che la trasformazione digitale in Europa continua a avanzare. Le iniziative negli ambiti dello sviluppo dei servizi digitali, delle applicazioni back-end e della modernizzazione dei processi sono aumentate in priorità e dimensioni nel 2021. Questo si associa a una necessità di competenze aggiornate e, infatti, l’occupazione It europea è cresciuta del 2,7% nel 2021 e nel 2022 è stata del 3,6%.

Sulle previsioni di spesa continuerà a pesare soprattutto l’aumento dei prezzi dell’energia (+25,7% a dicembre,+34,9% a novembre), mentre il costo dei servizi a dicembre è salito del 4%. Ma il costo del lavoro deve essere valutato insieme alle altre variabili, perché le competenze sono la base della trasformazione digitale.

Outsourcing, offshoring e automazione

La manodopera è un elemento chiave di qualsiasi accordo che riguarda i servizi gestiti dall’It, anche se non l’unico. Altri elementi, come tools e automazione, sono fondamentali in quanto consentono ai fornitori di servizi di fornire una soluzione più efficiente in termini di costi, utilizzando offerte standardizzate abbinate a risparmi di scala, prosegue Idc.

I vantaggi di costo della virtualizzazione dei server e dell’offshoring si sono però stabilizzati per la maggior parte dei contratti di infrastrutture in outsourcing e qui gli ulteriori risparmi possibili sono marginali. Chi stringe accordi di outsourcing per la prima volta può ancora ottenere offrire risparmi significativi perché i tassi di manodopera offshore sono ancora significativamente più bassi (fino al 30%) rispetto ai tassi dell’Europa occidentale. Tuttavia va considerato che l’inflazione del tasso di lavoro è una realtà globale.

Gli acquirenti di tecnologia dovrebbero aspettarsi che il prezzo dei servizi professionali continui ad aumentare nei prossimi 18-24 mesi, come impatto diretto dell’inflazione globale. L’impatto sugli accordi di outsourcing It pluriennali sarà meno pronunciato, poiché i fornitori di servizi sfruttano i vantaggi della delocalizzazione, dell’automazione e dell’efficienza delle offerte standard.

I compratori possono aspettarsi ancora aumenti dei prezzi, ma l’impatto può essere compensato con guadagni di produttività e investimenti strategici in automazione per ridurre i processi aziendali ad alta intensità di manodopera.

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