Ibm punta sull’IT security made in Italy e si compra CrossIdeas

Completata l’acquisizione dell’azienda romana specializzata in software per la sicurezza. Hannigan: “Più governance e trasparenza”

Pubblicato il 31 Lug 2014

A.S.

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Ibm completa l’acquisizione di CrossIdeas, fornitore di soluzioni software per la sicurezza che regolano l’accesso dell’utente alle applicazioni e ai dati, interni all’azienda e in cloud.

Alla luce di una crescente regolamentazione pubblica e di minacce alla sicurezza sempre più sofisticate – spiegano dall’azienda in una nota – le aziende chiedono policy di gestione dell’accesso e soluzioni in grado di offrire una maggiore trasparenza sui rischi operativi e informatici. Con sede a Roma, CrossIdeas aiuta le organizzazioni aziendali a gestire le identità e gli accessi alle applicazioni colmando il gap tra la conformità, il business e le infrastrutture IT, riducendo così il rischio di frodi, il conflitto tra mansioni e gli errori.

“L’integrazione di CrossIdeas – dichiara Brendan Hannigan, general manager di Ibm Security Systems – accresce le nostre capacità nell’area dell’Identity and Access management di cui siamo leader in termini di marketshare. Ibm può ora fornire alle imprese migliori funzioni di governance e di trasparenza nei confronti del rischio, dalla produzione alla sala del consiglio di amministrazione, offrendo loro le conoscenze necessarie per proteggere il brand e la clientela”.

Con quest’acquisizione Ibm si rafforza nel mercato della ciber-security, che è valutato dagli addetti ai lavori 28 miliardi di dollari: a dimostrarlo c’è anche il datto che nel corso del primo semestre 2014 la società ha registrato un incremento del 20% nel business del software per la sicurezza. Nel tempo l’azienda ha tra l’altro implementato la ricerca in questi ambiti, arrivando a monitorare 15 miliardi di eventi giornalieri legati alla sicurezza in oltre 130 paesi, e a detenere più di 3.000 brevetti nel settore. Nel corso degli anni Ibm ha acquisio tra l’altro una dozzina di aziende specializzate nel settore, tra le quali Trusteer, Guardium, Big Fix, Watchfire e Internet Security Systems. Grazie all’acquisto nel 2011 di Q1 Labs è nata la divisione Securiry Systems, e nel 2012 la divisione Security Services, che conta su 4mila clienti in tutto il mondo.

“CrossIdeas –spiegano da Ibm – amplia la leadership di Ibm nell’innovazione, nei servizi e nell’area del software per la sicurezza. Negli ultimi dieci anni Ibm ha effettuato oltre una dozzina di acquisizioni nel settore, investendo in maniera sempre più estesa in attività di ricerca e sviluppo. Questo mix di innovazione organica e di tecnologia acquistata aiuta i clienti di Ibm a proteggersi dalle più avanzate minacce e a gestire i rischi in un’era di cambiamento tecnologico senza precedenti”.

Parte integrante del portfolio Ibm dedicato alla gestione dell’identità e dell’accesso, CrossIdeas garantirà un approccio di nuova generazione in grado di mitigare i rischi legati all’accesso e le violazioni nella ripartizione delle mansioni. L’approccio orientato al business fornisce un’amministrazione integrata e una gestione a 360 gradi del tempo dell’utente all’interno dell’organizzazione.

“Siamo entusiasti di entrare a far parte di Ibm – afferma Alberto Ocello, ceo di CrossIdeas – perché la nostra soluzione Ideas, tecnologicamente innovativa, è complementare al loro portfolio di Identity and Access Management. Siamo orgogliosi di contribuire alla crescita di Ibm sul mercato della sicurezza IT a livello mondiale”.

“L’integrazione delle innovative funzioni di governance aziendali di CrossIdeas nel portafoglio di Ibm – conclude la nota – sarà accelerata dalla partnership che lega le due aziende. Prendendo parte al programma Ready for Ibm Security Intelligence, CrossIdeas consente ai clienti Ibm di applicare tecnologie per la governance dell’accesso integrato e per la gestione del Lifecycle dell’utente facendo leva su Isim, il portfolio Ibm nel Security Identity Management. I clienti che si affidano a Isim potranno ora introdurre rapidamente capacità di gestione dell’accesso con minimi cambiamenti ai propri ambienti”.

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