LE STIME

Idc: il 65% del Pil globale sarà “digitalizzato” entro il 2022

Accelerazione degli investimenti nella trasformazione digitale: 3,8 trilioni di dollari in tre anni. Dieci i macro-trend che daranno forma alla nuova economia con aziende “digital-at-scale” e mentalità digital-native

Pubblicato il 04 Nov 2020

digital transformation Idc

La pandemia di Covid-19 non ferma gli investimenti diretti in digital transformation – anzi, la spesa delle imprese per digitalizzarsi o proseguire un percorso di digitalizzazione già intrapreso crescerà a un tasso annuale composito (Cagr) del 15,5% dal 2020 al 2023 arrivando a un valore di circa 6,8 trilioni di dollari. È quanto stimano gli analisti di Idc nel nuovo studio “Idc FutureScape: Worldwide digital transformation 2021 predictions”, che include le previsioni sui 10 principali trend della trasformazione digitale su scala globale per i prossimi cinque anni e il loro impatto sui Cio e i professionisti dell’It.

Le organizzazioni continueranno a trasformarsi ampliando le strategie e gli investimenti in digitalizzazione già esistenti per diventare “digital-at-scale”: le vere aziende del futuro.

Le roadmap sono mature

La prima previsione di Idc è quella sull’accelerazione degli investimenti in trasformazione digitale, con la stima del valore di 3,8 trilioni di dollari dal 2020 al 2023 e il 65% del Pil globale che sarà digitalizzato entro il 2022.

Inoltre, entro il 2023 il 75% delle organizzazioni avrà delle roadmap a tutto campo per l’implementazione della digital transformation, contro il 27% di oggi. Queste strategie ad ampio spettro permetteranno una vera trasformazione in ogni settore dell’economia e nelle società.

Approcci sempre più digital-first

Entro il 2023, il 60% dei Ceo delle organizzazioni G2000 (una classifica annuale di Forbes delle prime 2.000 aziende al mondo quotate in Borsa) avrà messo in atto dei sistemi di digital management. La strategia di gestione aziendale sarà spostata dai processi ai risultati, dando vita a modelli operativi più agili, innovativi e empatici.

La quarta previsione riguarda l‘ascesa delle piattaforme digitali e degli ecosistemi estesi: entro il 2025, sotto la spinta di uno scenario globale ancora volatile, il 75% delle organizzazioni userà gli strumenti delle piattaforme e degli ecosistemi digitali per adattare la loro catena del valore a nuovi mercati, industrie e ecosistemi.

Inoltre, nel 2021 il 60% delle imprese investirà fortemente nella digitalizzazione della employee experience, trasformando in ottica digital-first anche il rapporto tra datore di lavoro e dipendente.

Le imprese reinventano i modelli di business

La sesta previsione di Idc indica che, entro la fine del 2021, almeno il 30% delle organizzazioni darà una forte spinta alla sua innovazione per dare sostegno alla trasformazione dei modelli di business e operativi, acceleranso i programmi di digital transformation per rendere la propria impresa a prova di futuro.

Inoltre, entro il 2022, la maggioranza dalle aziende abbinerà digitale e sostenibilità aumentando la sua capacità di generare valore. Ciò darà vita a progetti “guidati dagli strumenti del digitale e abilitati dalla sostenibilità”, e questo modo di operare si imporrà come standard de facto.

La cultura aziendale diventa “nativa digitale”

Idc parla anche di una “economia della supremazia digitale” che si sta imponendo e, per garantirsi il successo, la metà delle imprese lavorerà sulla cultura aziendale, che dovrà essere “digitally native”. Entro il 2025 si diffonderà in ogni strato dell’organizzazione una cultura ottimizzata per la digital transformation, basata sulla centralità del cliente e sull’utilizzo dei dati.

La società di ricerche prevede anche una “accelerazione delle esperienze digitali“: entro il 2022, il 70% delle organizzazioni avrà accelerato l’impiego delle tecnologie digitali, trasformando i processi di business per aumentare il coinvolgimento del cliente, la produttività dei dipendenti e la resilienza della propria attività.

Nel new normal si impone l’economia della piattaforma digitale

La decima previsione indica che, entro il 2023, il 60% delle aziende G2000 costruirà la propria piattaforma di innovazione del business per dare sostegno alla propria capacità di innovare e crescere nel “new normal”.

“Le organizzazioni che hanno messo al centro i nuovi modelli di business digitali e che stanno implementando con successo le loro strategie sulle piattaforme digitali sono ben posizionate per continuare ad avere successo nella digital platform economy“, sottolinea Shawn Fitzgerald, research director, Worldwide digital transformation strategies, Idc. “Le nostre previsioni sulla trasformazione digitale evidenziano aree di grandi opportunità per le imprese per differenziare le loro iniziative strategiche per la digital transformation”.

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