MOBILE PAYMENTS

Il “bancomat” nel telefonino: Vodafone Italia rivoluziona i pagamenti

Battesimo a Milano per Vodafone Wallet, un’applicazione che consente di creare un vero e proprio “portafoglio” sullo smartphone. Il progetto realizzato grazie alla piattaforma tecnologica messa in campo da Sia e alle partnership con CartaSì e il circuito MasterCard

Pubblicato il 08 Apr 2014

carta-credito-121114165703

Continua l’avanzata di Vodafone Italia verso il perfezionamento di un’offerta sempre più integrata con i servizi a valore aggiunto. Stavolta è toccato al mobile payment. Ferruccio Borsani e Vincenzo Scarlato, rispettivamente direttore generale commerciale e responsabile Innovation & Consumer Services della telco, hanno presentato stamattina a Milano Vodafone Wallet. Si tratta dell’applicazione che permette di virtualizzare carte di pagamento fisiche sul proprio smartphone trasformandolo, grazie alla tecnologia Nfc (Near field communication) e alle partnership con CartaSì, MasterCard e SIA, in un portafoglio hi tech. Per importi fino a 25 euro sarà sufficiente avvicinare il device sul Pos ed effettuare il pagamento in modo automatico. Oltre i 25 euro sarà necessario inserire un Pin. Il conto è associato univocamente alla Sim Vodafone. Bloccando la scheda, anche i conti vengono immediatamente sospesi.

Il servizio, offerto già da qualche mese in Spagna, è di fatto un’evoluzione di Vodafone SmartPass, la carta contactless ricaricabile che circa un anno e mezzo fa ha dato via alla sperimentazione per il passaggio su dispositivo Nfc. Attualmente sono circa 500 mila i possessori di SmartPass in Italia e l’obiettivo di Vodafone è farli gradualmente migrare verso il nuovo servizio Wallet.

La vera notizia, però, è che grazie alla piattaforma interoperabile realizzata da SIA, chi utilizza Vodafone Wallet potrà nei prossimi mesi virtualizzare anche le carte collegate alla propria banca (tra i primi aderenti ci sono Ubi e Mediolanum) e, in prospettiva, sfruttare il telefono per acquistare servizi di trasporto urbano, gestire le carte fedeltà della grande distribuzione oltre che – qui si entra forse nella categoria futuro remoto – integrare nel proprio telefono anche i documenti d’identità in formato elettronico. Che si tratti di una visione a breve o lungo termine, Vodafone vuole farsi trovare pronta, e per questo ha presentato contestualmente anche le nuove Sim Nfc, che in ottica di m-payment e di e-identification permetteranno non solo di memorizzare un maggior numero di dati, ma pure di garantire la massima sicurezza nell’archiviazione e nella trasmissione delle informazioni.

Anche se Borsani ha sottolineato che “oggi in Italia un possessore su quattro di smartphone ha effettuato operazioni d’acquisto via telefonino e che il transato via mobile passerà da 1,1 miliardi di euro del 2013 agli 8,3 miliardi di euro del 2016”, gli ostacoli alla diffusione di questo nuovo servizio non sono pochi. Innanzitutto la scarsa propensione italiana ad abbandonare il contante: nel nostro Paese l’82% dei pagamenti è ancora cash, contro la media dell 66% del resto d’Europa. E poi c’è il tema della diffusione dei device con tecnologia Nfc. Gli smartphone abilitati nella Penisola sono circa otto milioni, ma non è un dato trascurabile che il trend setter Apple non abbia ancora fabbricato un iPhone dotato di Nfc (al momento infatti la app Vodafone Wallet è disponibile solo per Android mentre la versione Windows phone verrà rilasciata a breve). E poi bisogna fare i conti anche con la disponibilità dei Pos negli esercizi commerciali. Al momento sono circa 150 mila, ma CartaSì fa sapere che se ne aggiungeranno altri 100 mila entro l’anno.

Molto probabilmente per un mercato così refrattario all’uso del denaro virtuale le killer application per la riuscita dell’operazione Wallet saranno la bigliettazione per il trasporto pubblico e l’integrazione con le promozioni e le raccolte punti delle fidelity card della Gdo. “In 12 città italiane è già possibile acquistare i titoli di viaggio via Sms e sono 2,5 milioni i cittadini sfruttano questo genere di servizio”, ha spiegato Scarlato. “Per quanto riguarda la Gdo, abbiamo già sviluppato un pilot per la digitalizzazione dei coupon di sconto su alcuni prodotti. Ma per il momento non possiamo annunciare alcuna partnership specifica con le insegne”.

“Il paradosso”, ha fatto notare Gianluca De Cobelli, direttore generale di CartaSì, “è che se l’Italia è ancora indietro rispetto ai pagamenti elettronici, grazie al sistema creato con SIA viene catapultata tra i Paesi più all’avanguardia rispetto all’infrastruttura”. Ora bisognerà capire se i consumatori, ingolositi e rassicurati dalla possibilità di usare il proprio amato smartphone, sono disposti a cambiare idea sul denaro virtuale. A scanso di equivoci, sia MasterCard, che CartaSì che Vodafone hanno già predisposto promozioni e offerte speciali per incentivare l’acquisto e l’utilizzo del nuovo servizio.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati