LE TRIMESTRALI DEI GAFA

Amazon da record, Google in ascesa, Apple nel guado. Facebook tiene, delude Twitter

Record per Amazon che triplica gli utili a 6,3 miliardi per effetto della pandemia. Alphabet decolla in Borsa sulla spinta dei profitti a 11 miliardi. Facebook ha due miliardi di utenti giornalieri. In casa Apple calano le entrate dagli iPhone e Twitter mette a segno risultati al di sotto delle attese

Pubblicato il 30 Ott 2020

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Risultati tutti migliori del previsto per le big tech nel terzo trimestre. Facebook, Amazon, Apple e Google non deludono le attese, mentre vola anche il Pil Usa. E la Borsa – quasi sempre – li premia con rialzi significativi del titolo.

Conti record per Amazon

Nel terzo trimestre Amazon sfrutta appieno l’impennata dell’e-commerce e del telelavoro dall’inizio della pandemia di Covid-19. L’utile netto è triplicato a 6,3 miliardi di dollari mentre i  ricavi sono in aumento del 37% a 96,1 miliardi di dollari, proprio per effetto della pandemia Covid-19 ha spinto più persone a fare acquisti online, soprattutto di generi alimentari. L’utile per azione si è attestato a 12,37 dollari, ben al di sopra dei 7,4 dollari previsti dagli analisti.

Le vendite nette sono aumentate a 96,15 miliardi dai 69,98 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente, ben oltre gli stimati 92,70 miliardi di dollari.

Con il massiccio ricorso allo smart working, aziende e privati hanno anche aumentato l’utilizzo di servizi “cloud” (remote computing) e Aws ha visto aumentare il cui fatturato è aumentato del 29%.

Facebook batte le stime

Facebook ha registrato ha un utile netto in crescita del 29% a 7,85 miliardi di dollari, rispetto ai 6,09 miliardi di dollari del corrispondente periodo dello scorso anno. Il fatturato trimestrale è salito a 21,47 miliardi di dollari, con un incremento del 22 %rispetto al 17 per cento dell’anno precedente. Gli utenti attivi giornalieri hanno raggiunto quota 1,82 miliardi a settembre 2020 (+12%) mentre quelli mensili sono aumentati del 12% a  2,74 miliardi

Facebook, che è proprietaria anche di WhatsApp e Instagram, conta un organico pari a  56.653 persone, con un aumento del 32% rispetto all’anno precedente, mentre la cassa e le disponibilità liquide, così come i titoli negoziabili, ammontano a 55,62 miliardi di dollari al 30 settembre 2020.

Abbiamo avuto un trimestre forte in quanto persone e aziende continuano ad affidarsi ai nostri servizi per rimanere connessi e creare opportunità economiche durante questi tempi difficili”, ha commentato il ceo  Mark Zuckerberg, aggiungendo che l’azienda continuerà a fare investimenti significativi nei suoi prodotti e nelle assunzioni. La società prevede che il tasso di crescita dei ricavi pubblicitari nel quarto trimestre del 2020 sarà superiore al tasso di crescita dei ricavi pubblicitari del terzo trimestre del 2020, trainato dalla continua e forte domanda di inserzionisti durante le festività natalizie 2020. Le spese totali sono stimate nell’ordine di 53-54 miliardi di dollari, ristretto da un intervallo precedente di 52-55 miliardi di dollari, secondo la società.

Alphabet decolla in Borsa

Alphabet, la casa madre di Google, archivia il terzo trimestre oltre le attese con un utile netto di oltre 11,2 miliardi di dollari.

I conti hanno dato sprint al titolo che ha chiuso a Wall Street a +9%.  L’utile netto per azione è di 16, 40 dollari invece degli 11 dollari previsti dagli analisti. Il gigante del searching ha visto le sue entrate pubblicitarie rimbalzare da luglio a settembre dopo il crollo registrato durante il lockdown, anche sulla sua piattaforma video YouTube. Google, nel dettaglio, ha incassato 46,2 miliardi di dollari, in crescita del 14% su base annua, per un utile netto di 11,2 miliardi. Gli inserzionisti si sono rivolti al sistema pubblicitario di Google per far conoscere agli acquirenti le offerte di servizi mentre l’economia è in ripresa. Negli ultimi mesi, Google ha smesso di addebitare ai commercianti alcuni spazi promozionali e ha emesso sovvenzioni per aiutare altre aziende ad acquistare annunci.

Apple, giù le entrate degli iPhone

Apple ha chiuso il quarto trimestre dell’esercizio fiscale al 26 settembre con risultati superiori alle attese e con un aumento delle vendite di Mac e iPad grazie alla continua crescita della domanda di servizi digitali, legata agli effetti della pandemia, ma allo stesso tempo ha riscontato un calo per gli iPhone per via della decisione di rinviare il lancio dell’ultima versione del Melafonino. In particolare i ricavi sono aumentati dell’1% a 64,7 miliardi di dollari, a fronte dei 63,7 miliardi delle attese degli analisti, mentre l’utile netto è sceso da 13,7 miliardi a 12,7 miliardi, per un utile per azione in calo da 76 centesimi a 73 centesimi, ma comunque superiore ai 71 centesimi delle aspettative di mercato. Le vendite di computer, iPad e smartwatch hanno contribuito a sostenere le performance della multinazionale di Cupertino come dimostrato dalle vendite dei Mac, salite al record di 9 miliardi. il ritardo nel lancio del nuovo iPhone 12, rispetto alla tradizionale data di fine settembre, ha, invece, penalizzato l’intero business degli smartphone con ricavi in discesa del 21% a 26 miliardi. Per il terzo trimestre consecutivo, Apple non ha fornito indicazioni per i mesi a venire, a dimostrazione di quanto incerta sia la situazione ma comunque lanciato alcuni segnali positivi. il direttore finanziario Luca Maestri ha, infatti, parlato di un avvio “alla grande” per le vendite del nuovo iPhone e previsto una persistente domanda elevata per iPad e Mac. “Tutto quello che abbiamo visto finora, in particolare con l’iPhone, ma anche con tutte le altre categorie di prodotti è molto, molto positivo”, ha aggiunto il manager italiano. I ricavi legati a iPad e Mac sono, per esempio, aumentati, rispettivamente, del 46% e del 29%. “Abbiamo avuto una fenomenale stagione per il rientro a scuola”, ha riconosciuto Maestri pur facendo presente limiti nelle forniture. Il quarto trimestre ha aiutato Apple a concludere il suo esercizio fiscale con un aumento delle entrate e dei profitti dopo il calo subito l’anno scorso: i ricavi sono aumentati del 5,5% a 274,5 miliardi e i profitti da 55,25 a 57,4 miliardi.

Twitter delude gli analisti

Twitter cade a Wall Street nel trading elettronico post-chiusura dopo aver segnalato – stavolta – una crescita inferiore alle attese dei suoi utenti, aumentati di un milione a un totale di 187 milioni, mentre gli analisti si aspettavano una cifra intorno ai 196 milioni. Il social ha registrato un fatturato di 936 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2020, in crescita del 14%, con un utile netto di 28,66 milioni di dollari in luglio-settembre, pari a 0,04 dollari per azione, rispetto a un utile netto di 37 milioni di dollari, pari a 0,05 dollari per azione nello stesso periodo dell’anno precedente. La liquidità netta fornita dalla società dalle attività operative nel trimestre è stata di 215 milioni di dollari, rispetto ai 336 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente.

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